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Turci: il ‘non-gioco’ è un discorso futile

A Verona non è stata una partita decisamente memorabile, questo è certo. Il singolo episodio poteva far cambiare il risultato, il palo di Totò o quello di Radovanovic potevano cambiare tutto, però alla fine il risultato è stato giusto. Ho...

Monica Valendino

A Verona non è stata una partita decisamente memorabile, questo è certo. Il singolo episodio poteva far cambiare il risultato, il palo di Totò o quello di Radovanovic potevano cambiare tutto, però alla fine il risultato è stato giusto. Ho visto due squadre bloccate, a entrambe andava bene il punto. In casa Udinese le due sconfitte precedenti hanno pesato a livello psicologico. Non perdere era più importante del resto. Vincere in trasferta poi non è mai facile, così come affrontare il Chievo di questi tempi. Da esterno, mi pare che l'Udinese badasse a non perdere piuttosto che a creare, e il discorso ci sta. Le occasioni si sono equivalse a Verona, non si può recriminare più di tanto.

Il non-gioco non significa nulla: Barcellona e Bayern hanno un gioco spumeggiante ed efficace, tutte le altre - Juventus compresa - non è che facciano spettacolo. Nessuno impone un gioco eccelso oggi come oggi, ma quello che influenza l'opinione è il risultato, specialmente in Italia. In questo momento della stagione non vedo, due o tre squadre a parte, un grande gioco. In Italia attualmente mi convincono in tal senso solo Sassuolo, Empoli e Torino che da anni lavorano con lo stesso tecnico. Nemmeno la Lazio è spettacolare, piuttosto  è cinica. I singoli, poi, fanno sempre la differenza, non  va dimenticato: per questo tornando al 'non-gioco' si parla del nulla. Le opinioni sono rispettabili, ma a volte sono dettate dall'emotività e dai risultati. Chiaro che posso condividere che dall'Udinese ci si attende più spavalderia, ma siamo sempre al limite del giudizio estetico. Numeri alla mano la squadra non ha fatto male quest'anno, si dovrebbe stabilire - ed è difficile- il livello della rosa e chiedersi se si è ottenuto o meno il massimo. Ma è complicato farlo, solo gli addetti ai lavori possono avere il polso della situazione.

Il presente dice che si vive una tranquillità di classifica, non essendoci obiettivi si va incontro agli alti e bassi. E' verissimo anche che questa squadra ricorda il primo anno di Zaccheroni, dove i bianconeri hanno fatto un gran girone di andata, mentre il ritorno è stato altalenante.

"Gigi Turci @MondoUdinese

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