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Aspettando Zapata… (Di L. Petiziol)

Che paura ! Ero pronto a vedere Shalke 04-Udinese da Klagenfurt e per un momento ero convinto di trovarmi di fronte ad una amichevole della Juve. Sembravano tutti gobbi i giocatori in maglia gialla con quella protuberanza di una casacca davvero...

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Che paura ! Ero pronto a vedere Shalke 04-Udinese da Klagenfurt e per un momento ero convinto di trovarmi di fronte ad una amichevole della Juve. Sembravano tutti gobbi i giocatori in maglia gialla con quella protuberanza di una casacca davvero inquietante.

Passata la paura e certo della presenza dell’Udinese,  in campo scopro una squadra che corre dopo otto giorni d’allenamento. Neppure a fine campionato scorso aggredivano con tanto ardore.

Colantuono piazza in porta Scuffet che è parso reattivo come quando l’avevamo lasciato nelle sue ambasce studentesche. Un suo intervento mi ha fatto intuire che ha ancora il dna del felino.

Difesa a tre con Herteax Danilo e Domizzi  ancora in fase di assemblaggio, mentre il centrocampo a cinque vedeva un tonico Edenilsson proporsi in avanti e coprire la difesa. Accanto a lui Diogene Hallberg, il danese dai piedi di velluto ancora alla ricerca di se stesso.

Sulla sinistra positivo Pasquale, supportato dal furetto Fernandes che pare voglia fare un campionato assai diverso del precedente e su di lui si avventano i figli della Merkel neanche fosse greco. A dettare ispirazione Guilherme, formato pasdaran, con tanto di barba ,ma anche con qualche idea in più rispetto al passato. Davanti Thereau e Perica a sfrugugliare i teutonici difensori dello Shalke che di certo non è uno sparring partner qualunque.

Il gol di Huntelar, ex milanista, che ha dato il vantaggio ai tedeschi è frutto di una amnesia difensiva di Domizz,i che ha perso l’attaccante olandese, che di piatto al volo ha messo in rete.

Quanto detto si riferisce al primo tempo e dopo otto giorni di allenamento.

Nella ripresa il ribaltone,escono quasi tutti e tra i pali si piazza Raphael Romo che regala un paio di interventi davvero suggestivi, meno tonico Bubnijc rotondetto e inconsistente.  Ci sono anche Faraoni Wague, Evangelista, Gabriel Silva, Aguirre, Merkel, Verre( occhio a questo ragazzo, piedi buoni,visione di gioco e grande personalità), poi tocca anche a Di Natale con due, dico due giorni di allenamento. Gli basta una punizione dal limite per firmare la sua presenza e il pareggio. Davvero immenso ! A completare la sua mediatica apparizione un tacco per Aguirre e un paio di finte per i giovani difensori tedeschi che rischiano l’arresto per vagabondaggio.

Lo Shalke a metà della ripresa fa un cambio stile Hockey e svuota la panchina mandando in campo ben nove giocatori.  E qui la gara si placa, ma ci consegna una Udinese che di primo acchitto, e considerato l’avversario, ci sembra sintonizzata sulle frequenze giuste. Dinamica, visione di gioco, pressing alto e grande ardore, mettendo in mostra un paio di giocatori come Edenilsson, un rinnovato Fernandes e Verre .Per quanto riguarda l’attacco attenzione Thereau  e Perica non sono uomini d’area ,ma debbono partire da lontano e quindi bisogna cerare loro degli spazi.

Aspettando Zapata … che non è un titolo di un film, ma una telenovela stucchevole l’Udinese può sempre contare sul 10 eterno, Totò Di Natale. Già, Adnan l’iracheno, è rimasto in panca acciaccato. Lo rivedremo più avanti.

Buona Udinese, mi è piaciuta, se dopo otto giorni di fatica, segna una traccia di gioco che da tempo aspettavamo.

E’ presto per brindare anche se ho tanta sete, mi rimetto al tempo che saprà essere galantuomo … come sempre.

PS. Avviso a Udinese Channel: ma che razza di grafiche avete ? I geroglifici non si usano più da millenni. L’Associazione Oculisti sentitamente ringrazia .

Lorenzo Petiziol @MondoUdinese 

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