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E se l’Udinese avesse già la sua “Panchina d’oro”?

Ancora non è chiaro se Gigi Delneri verrà confermato o meno per la prossima stagione. Intanto la squadra ha ripreso a correre e a conquistare punti importanti

Castellini Barbara

Delneri sarà l'allenatore dell'Udinese nella stagione 2017-2018? E' uno dei principali interrogativi che circola da alcune settimane nell'ambiente bianconero. Dopo un avvio esaltante, una fase centrale incerta e una netta ripresa nelle ultime giornate, la tifoseria friulana - e non solo, la posizione è condivisa anche da molti addetti ai lavori - si sono schierati apertamente a favore della riconferma di Gigi Delneri sulla panchina bianconera. Ma l'Udinese al momento non si è ancora ufficialmente espressa a riguardo.

Di certo il campionato in corso ha regalato, nel complesso, più sbadigli che gioie, ma ci sono ancora nove gare per poter ravvivare l'entusiasmo e scuotere ulteriormente la classifica. L'abbraccio calorosissimo della città di Udine a Delneri & co. in occasione della festa dei tifosi in piazza Venerio, organizzata dall'Associazione Udinese club lo scorso weekend, è senza dubbio un valido termometro del clima che si sta respirando tra i supporters. Gli ultimi risultati positivi (e convincenti) con Juventus, Pescara e Palermo hanno scongelato il cuore del tifo bianconero, rimasto in freezer per diversi mesi. E adesso? E' probabile che l'Udinese stia valutando i "pro" e "contro" di un eventuale rinnovo di contratto per il tecnico. In primis si tratterebbe di un segnale di continuità importante dopo i tanti cambi perpetrati nelle ultime stagioni. Delneri, inoltre, conosce l'ambiente come pochi e i tempi di inserimento sarebbero nulli. L'esperienza, anche in grandi club maturata in passato, unita alla capacità tattica (difficile da equiparare), completano il ritratto di un allenatore degno della "Panchina d'oro". Ma c'è anche qualche lato "oscuro". Per necessità, ma forse anche per scelta Delneri ha puntato in questi mesi su un assetto standard, concedendo spazio importante soltanto a 12-13 elementi. Questo, in una logica di valorizzazione dei giovani e di riconoscimento di nuovi talenti, potrebbe diventare un limite, soprattutto a inizio campionato, la fase più delicata della stagione, nel corso della quale è necessario motivare ogni elemento della rosa a ritagliarsi uno spazio nell'undici.

Non ci è dato sapere, poi, se l'Udinese si stia muovendo in qualche altra direzione... con i campionati ancora in corso e i verdetti in bilico, risulta difficile pensare che ci possa essere già qualche nome sull'agenda bianconera. Ed è ancor più complicato immaginare il profilo del candidato ideale, considerando che alcuni dei giovani allenatori più interessanti del panorama italiano sono crollati miseramente (non sempre per colpe loro, è giusto ammetterlo). Sicuramente la società non può permettersi gli errori commessi in passato, ovvero aver atteso troppo a lungo prima di prendere una decisione. Se il prossimo dovrà essere l'anno della definitiva rinascita, scegliere il condottiero giusto sarà la prima mission da compiere. Non teneteci troppo sulle spine, please.

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