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I supereroi da non farsi scappare: ecco i Fantastici 7

Nessun potere sovrumano, solo un talento che li rende indispensabili per la causa bianconera. Ecco i sette elementi di cui l’Udinese non dovrebbe privarsi in vista della prossima stagione di Serie A

Redazione

Vegliano sul “Friuli” così che resti viva in ogni cuore la passione per l’Udinese. Celati da una divisa a tinte bianconere, proteggono la propria gente da indomabili attacchi avversari, sventando i loschi piani imbastiti da un centravanti o le incursioni rapaci di masnadieri dell’area piccola. Scardinano retroguardie per poi svanire, in un sol lampo. Tra mura amiche oppure impianti di fede avversa, i Fantastici Sette sono quel gruppo di giocatori a cui i tifosi delle zebrette si rivolgono per veder risollevare le sorti della loro squadra, tanto nel campionato ormai in fase di conclusione, così come nella stagione che a fine agosto vedrà un nuovo principio. Sette e non quattro, con buona pace del maestro del fumetto Stan Lee, i nostri supereroi sono figure irrinunciabili per il prossimo campionato dei friulani, una Serie A in cui l’Udinese, senza di loro, non sarebbe la stessa… Cosa.

L'Uomo invisibile che quando interviene lo noti eccome. Tempismo perfetto e, una volta recuperata la sfera, sempre attento nel smistarla ad uno dei compagni. Spostato a sinistra per sopperire all’effettiva mancanza di un esterno su quella corsia, il neo-papà ex Flamengo Samir Caetano de Souza Santos è diventato uomo di fiducia per mister Delneri, in difesa e non solo. Le sue scorribande offensive lo hanno reso infatti un'arma preziosa per i compagni verso i quali dispensa assist, lucido e incurante delle sgroppate appena compiute. Dovesse iniziare a trovare anche la via del gol sarebbe un altro crack firmato famiglia Pozzo.

Esatto, un altro, perché con i suoi quattro gol messi a segno consecutivamente nelle ultime gare di campionato, Jakub Jankto si è trasformato nel principale oggetto del desiderio per parecchie squadre italiane così come europee. Tanto che qualcuno pensa sia difficile trattenerlo già dopo questa prima ed esaltante stagione in bianconero. Ancora un anno sotto l'arco dei Rizzi, però, e il giovane talento ceco potrebbe regalarsi la definitiva maturazione.

Infortunatosi contro la Juve, Seko Mohamed Fofana è, forse al pari del goleador incursore ceco, fra le note più liete del corso Gigi Delneri. Non certo di quello Iachini, visto che all’epoca il francese (neo-nazionale ivoriano) – e in molti lo ricorderanno – non era ritenuto sufficientemente pronto per la massima serie italiana. Una doppietta al Palermo e il classe ’95 sentenziò il suo reale buon stato di condizione fisica e tecnico-tattica.

Il 10 non è numero da potersi assegnare a chiunque, specie se il predecessore si chiama Antonio “Totò” Di Natale. Se l’onere di quel numero dal peso così gravoso è stato affidato all’argentino Rodrigo De Paul, sarebbe un passo indietro clamoroso non confermare il ragazzo che, dopo dibattute disquisizioni sulla sua posizione d’impiego, è cresciuto tatticamente trovando anche le sue prime realizzazioni in A.

"Inceduto da troppo tempo, ora lo svizzero Silvan Widmer si guarderà inevitabilmente attorno. Baluardo delle fasce, erede di Dusan Basta, non dovesse, o non volesse, trovare altre destinazioni nella prossima finestra di mercato, farebbe un bel regalo ai tifosi friulani e, ci scommettiamo, anche a coach Gigi Delneri.

Il più “anziano” di questa combriccola in stile “Marvel” è Gabriele Angella. Con i suoi 27 anni è forse al massimo del rendimento solitamente concesso a un giocatore di calcio. Le prospettive per diventare colonna della nuova retroguardia bianconera non mancano: conosce l’ambiente, l’affetto dei tifosi è dalla sua, ha un’età che gli consente ancora margini di miglioramento.

E poi c’è Simone Scuffet.Il nostro Mr. Fantastic. I suoi arti forse non si allungano ma dalla prossima stagione è probabile che siano costretti a spingersi laddove il silenzioso acchiappatutto “Oreste” Karnezis – dato per partente così come l’altro gioiellino nostrano Alex Meret – è finora riuscito a portarli.

"Simone Narduzzi

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