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Iachini, mister coraggio

Il cambio di modulo è stata una grande dimostrazione di intelligenza, coerenza e coraggio di Iachini

Paolo Minotti

Non è stata una decisione dettata da un momento di debolezza, ne tanto meno di confusione, quello di cambiare modulo dopo due mesi, nei quali ha lavorato sul 3-5-2, è stata una grande dimostrazione di intelligenza, coerenza e coraggio.

Ma non solo. Ha dimostrato che nel calcio moderno, gli allenatori devono e possono tornare sui propri passi, rivedere le proprie scelte, adeguarle alle caratteristiche dei propri giocatori, saper abbandonare un progetto che si pensava potesse funzionare e che invece stava dando pessime risposte e abbracciarne un altro per cambiare rotta, dare nuovi stimoli ai giocatori, cambiando interpreti, quelli che finora non stavano dando il giusto contributo, tecnico, tattico e psicologico.

Iachini lo ha fatto, la sua stagione e quella dell'Udinese cominciano adesso e l'innesto in mezzo al campo dell'ultimo arrivato, il belga Kums, non potrà che migliorare il tasso tecnico e di esperienza che mancava in quel reparto , portando benefici alla manovra e alla ricerca del gioco finora assente, ora si tratta di scegliere i giocatori giusti da fargli girare attorno, ma le scelte sembrano ormai abbastanza scontate.

Certo, ogni tifoso ha le sue preferenze, i suoi pupilli o le sue vittime bersaglio di scherno, l'importante però è vedere giocatori motivati, che diano il massimo impegno, che lottino fino all'ultimo secondo dei minuti di recupero, tipo Perica.

Undici Perica in campo e gli applausi a fine gara sarebbero sempre garantiti, per quanto scritto sopra, un giocatore da portare come esempio e dal quale qualcuno dovrebbe prendere esempio, inserito contro l'Empoli con una buona dose di coraggio e ripagato con il gol.

Iachini deve proseguire su questa strada, portando avanti le sue idee e ricordandosi di usare il coraggio, sempre.

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