Il capolinea

La più brutta Udinese della stagione esce dal Manuzzi con una sconfitta che speriamo porti cambiamenti. Stramaccioni e la sua squadra perdono su tutti i fronti. Molle la squadra, sbagliato l'assetto, tardivi i cambi a correggere scelte approssimative.

Di Carlo è una volpe, e cambia totalmente la disposizione tattica rispetto a Milano. Djuric fa la prima punta statica mentre Brienza e Defrel si dannano l'anima sulle fasce, per aprire la difesa dell'Udinese. Di contro, noi scendiamo in campo con un centrocampo a cinque che spinge solo sulla sinistra e ad intermittenza. Che senso ha avere in campo due laterali se non giochi sulle fasce? il nostro gioco, quando c'è (...), predilige le vie centrali, dove Mudingay neutralizza sia Thereau che Di Natale. Incredibile ma vero, la difesa della squadra ultima in classifica (fu Parma...), e con tre titolari squalificati, non permette ne a Totò Di Natale (il più grande bomber in circolazione), ne a Thereau (già otto gol quest'anno) di fare tiri nello specchio della porta. Widmer non ha più fiato e Badu non sa fare un passaggio in verticale che sia uno. E' un bene avere messo due incontristi davanti alla difesa per bloccare gli inserimenti dei cesenati dal centrocampo, ma quando vedi che l'avversario gioca diversamente da come te lo aspettavi, è anche ovvio variare modulo.

Stramaccioni i punti li aveva fatti con la difesa a quattro, ora giochiamo sempre a tre. Pare che Heurtaux se ne sia accorto, e provi in tutte le maniere a farsi espellere. Dopo un primo cartellino giallo, il francese continua in falli inutili e controproducenti, ma l'arbitro lo grazia. Sorge spontanea la domanda: perché non toglierlo e mettere dentro Fernandes? impostare la difesa a quattro (tanto sulle fasce spingevamo poco) e mettere in campo uno bravo nei passaggi filtranti? Ma Stramaccioni pare aver perso la bussola. I cambi sono tardivi e l'Udinese, di fatto, gioca 15 minuti su 90. Troppo poco per giustificare la panchina. Fare l'allenatore non è mettere in campo la squadra. Sennò potrei stare ad allenare in A anche io. E' un lavoro complesso, che richiede disciplina e capacità di motivare. A Udine serve quello. Non serve un allenatore che ti faccia giocare bene Udinese Juventus, lì gli stimoli nascono da soli. Nascono dagli stipendi bassi e la politica societaria che vende alle big. Quello che serve a Udine è la grinta contro le squadre di bassa classifica. Quella "sana paura" come la chiamava Guidolin che quest'anno manca.

Gli alibi sono a zero, o vogliamo dire che il Cesena, il Verona, il Chievo e il Cagliari hanno fatto un mercato migliore del nostro? il mercato è stato fatto bene, abbiamo un signor portiere, abbiamo un attacco che mezza serie A ci invidia e un centrocampo dove finalmente si alternano gamba e piedi buoni (Allan, Fernandes Widmer). Se poi Kone e Fernandes devono stare in panchina contro il Cesena... Eppure è facile. Contro una squadra in deficit di punti (8 nelle ultime 10 partite) basta chiudersi in difesa e ripartire. L'integralismo della ricerca del pressing alto, del gioco costruito, deve portare a tiri in porta a ripetizione. Mentre è impietosa la statistica per la quale tiriamo nello specchio della porta in media 4.0 volte a partita. Il Cesena tira in media 3.86 volte. Non serve aggiungere altro.

Semplicemente Stramaccioni ha fallito. Le sconfitte contro Verona e Lazio, i pareggi interni contro Cesena, Chievo e Cagliari (anche oggi sconfitta in casa) ed ora anche questa sconfitta fuori casa con l'ultima in classifica (il Parma non conta per ovvi motivi) sono la riprova che la società ha sbagliato guida tecnica. Come ben diceva Piazzolla in settimana, qualche dirigente parla troppo. Ai tempi di Larini e Guidolin non si parlava di mercato, si faceva tattica in settimana, si mettevano in punizione i giocatori indisciplinati e specialmente si vinceva. Il tecnico di Castelfranco è ancora sotto contratto. Errare è umano, ma perseverare... siamo al capolinea.