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Il Sassuolo sarà la nuova Udinese?

Che il Sassuolo non sia una meteora lo si diceva già l’anno scorso prima che il campionato cominciasse: una società che ha come presidente un uomo ricco, preparato, intraprendente tanto che è perfino presidente di Confindustria, non può...

Monica Valendino

Che il Sassuolo non sia una meteora lo si diceva già l'anno scorso prima che il campionato cominciasse: una società che ha come presidente un uomo ricco, preparato, intraprendente tanto che è perfino presidente di Confindustria, non può essere una favola e basta o ancor peggio una sprovveduta. Il Sassuolo dopo l'impatto, duro, con la A non ha esitato a rivoltare come un guanto la squadra, spendendo molto e ottenendo una salvezza  su cui pochi scommettevano, ma sulla quale in Emilia nessuno ha mai dubitato.

Squinzi ha come modello Pozzo, lo ha detto più volte in passato, ma in realtà vuole diventare il nuovo Pozzo del calcio italiano. Ha già da due anni uno stadio suo (il 'Mapei', ex 'Giglio', frutto della lungimiranza di Franco Dal Cin), ha una una orsa del valore di 80 milioni praticamente alla pari con l'Udinese, ma di diverso c'è che punta sugli italiani tanto che ha già regalato l'attacco della Nazionale con Zaza e Berardi.

Squinzi e Pozzo non sono in competizione, hanno visioni diverse: il Sassuolo riscatta Zaza dalla Juve spendendo parecchio, pensa a trattenere i giocatori, ha in mente di allargare l'area dello stadio con centri commerciali ad hoc, sogna una cittadella dello sport per allenamenti e non solo. Ha un bacino d'utenza limitato, ma se la squadra gira sa bene che non ci sono limiti a portare reggiani, modenesi e non solo allo stadio.

L'Udinese è diversa: vende dopo tre anni quasi sempre i giovani che scopre a parametro quasi zero, per il 70 per cento della rosa stranieri. Di Italiani ha Di Natale, Domizzi, Pinzi, Scuffet, Meret  e Pasquale e tranne i due portieri nessuno ha più velleità azzurre causa carta d'identità. Anzi, a Udine si inizia già a pensare al dopo.

In comune c'è lo stadio che Pozzo ha voluto fortemente e che nel dicembre 2015 verrà completato.

L'Udinese come bacino d'utenza non è diverso dal Sassuolo, può attirare al massimo nuovi tifosi da Austria e Veneto.

La vera differenza la fanno i diritti tv: i bianconeri sono maestri nel saperli vendere (più di 40 milioni), quasi il doppio del Sassuolo, anche se nelle statistiche della Lega proprio queste squadre sono tra le meno viste su canali satellitari, assieme al Chievo.

L'Udinese ha però qualcosa di 'nascosto': un patrimonio di oltre 100 giocatori sotto controllo, ha il Granada e il Watford, in tutto ha un valore di 500 milioni come parco giocatori. E con il nuovo stadio, al di là degli incassi maggiori, si punta in alto, perché nei progetti di Pozzo non ci sarà più bisogno di vendere.

Chi vincerà la sfida fuori dal campo? Chi sarà la vera regina delle cosiddette provinciali (termine che non si addice alle potenzialità delle due squadre)? Pozzo ha dalla sua 30 anni di esperienza, Squinzi molto meno. Non è poco.

"©Mondoudinese

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