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Lu vevi dite io!

Ebbene sì, lo avevo detto! E non per vantarmi. Se ne capisco qualcosa di tattica è perché ho avuto un buon maestro, fu Edo Patregnani, ex portiere di seria A e B, docente ISEF e patentino di seconda categoria. Ma per una volta, la frase più...

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Ebbene sì, lo avevo detto! E non per vantarmi. Se ne capisco qualcosa di tattica è perché ho avuto un buon maestro, fu Edo Patregnani, ex portiere di seria A e B, docente ISEF e patentino di seconda categoria. Ma per una volta, la frase più usata sulle bocche dei friulani dopo le bestemmie pre o post chiesa, la uso non per criticare, ma perché il lavoro porta i suoi frutti.

Lu vevi dite io, quest'estate, dopo le amichevoli dell'Udinese. Che c'era una regola non scritta per cui chi perde d'estate raccoglie in campionato. Quando Stramaccioni giustificò la noia califfiana di tanti passaggini a centrocampo e poche azioni d'attacco dicendo che le partite estive servivano per creare amalgama a centrocampo e farli conoscere. Mi ricordava il lavoro di Zaccheroni appena arrivato a Udine, quando mirava a spostare il gioco sulle fasce di un bellissimo 442 (ah, se non si fosse rotto Stroppa, quanto ci saremmo divertiti!). Il mister romano era arrivato a Udine con voglia di lavorare, e i (miei) primi pregiudizi iniziavano a diventare dubbi. Vuoi vedere che...

Lu vevi dite io. Che la squadra messa a disposizione dalla società era per la prima volta dopo vari anni, una rosa importante. Una squadra da Europa League, senza se e senza ma. Ed oggi lo hanno dimostrato! per la verità lo hanno dimostrato varie volte, al di là dei demeriti arbitrali o degli errori tattici del tecnico. Guardate che partita ha fatto oggi Piris. Guardate non solo il sacrificio di Thereau, ma anche cosa riesce a fare con la palla fra i piedi, il timore che suscita nei difensori della Juventus. Stramaccioni lo voleva all'Inter, Guidolin all'Udinese e Corini lo teneva in panchina nel Chievo. Misteri della fede... Guardate Widmer, che per la prima volta quest'anno gioca bene anche in fase difensiva o Allan che mostra finalmente che la scuola di Guidolin gli ha giovato e che altrettanto ha fatto la fiducia e il carattere che gli hanno trasmesso Stramaccioni e Stankovic. Su Totò non dico nulla, in Italia, come lui, c'è solo Totti. Altro che compro questo e compro quello... direttori sportivi da fantacalcio, da bar! E oggi ci mancava Kone, uno che all'andata aveva fatto la differenza, e Badu, e Domizzi. Muriel no... non mancava...

Perché, lo ripeto, lu vevi dite io, che Muriel in questa squadra non era importante. Non aveva carattere, non aveva professionalità. Andato via lui pare che la squadra sia più unita. Meglio un Jaadi o un Aguirre, cento volte meglio un Gejio. Perché a vincere sono gli uomini, i professionisti, non le potenzialità.

Lu vevi dite io, che Guidolin non poteva essere diventato brocco tutto un tratto. Oggi un magnifico Stramaccioni è apparso ai microfoni dicendo che era talmente in trance pre-gara che quando sua madre lo ha chiamato e gli ha detto "Andrea copriti!" lui ha risposto "ma se gioco con tre punte?!" Perché l'Udinese scesa oggi in campo io e tutti voi la avevamo già vista due anni fa, mentre giornalisti e giornalucoli chiedevano al mister di Castelfranco Veneto una difesa a quattro e lui già la attuava in fase di non possesso. Il 3511 diventava un 4321 in fase di non possesso. Ed oggi è successo lo stesso, bravissimi i due laterali a tornare sulla linea di difesa a turno quando attaccati, da veri terzinacci d'altri tempi. Bravi Fernandes e Thereau e coprire il campo ogni volta che la Juve cercava di impostare il gioco. Forse abbiamo visto poco spettacolo, a livello estetico, ma per i cultori della tattica, la partita è stata straordinaria!

Sì, lu vevi dite io, nel consueto articolo del sabato "Come fermare la Juventus". Che la chiave di svolta non era più nella marcatura a uomo su Pirlo, ma che doveva essere fatta su Pogba, e doveva andarci Allan. Così è stato. Mi stropicciavo gli occhi e mi pareva di vedere nuovamente l'Allan del suo esordio, quel 2.1 contro il Milan in casa di due o tre anni fa. E che oggi ci mancava Kone, altrimenti ci saremmo divertiti! Finalmente l'Udinese (o Stramaccioni?) ha messo da parte il carattere da bulletta di periferia e ha vestito i panni dell'artista proletario, del Piero Ciampi. Avevo scritto che sarebbero stati importantissimi Guilherme e Fernandes nella misura in cui avessero verticalizzato in fretta. Tutto fatto! Nel primo tempo abbiamo sfondato per almeno tre volte una linea di difesa della Juventus che pareva una Caporetto: troppo alta e senza una secondo linea all'occorrenza. Solo San Buffon ha negato la gioia del gol (e una papera di Fernandes, più sul secondo tiro che sul primo...)

Lu vevi dite io, e qua torno con i piedi per terra, che Stramaccioni studia benissimo le partite importanti e male quelle contro squadre mediocri. Così una squadra da Europa sicura viaggia a sei punti dalla parte nobile della classifica. Tutti persi in casa, tutti persi con squadre da fondo classifica. E qua gli arbitri centrano poco! Se il tecnico romano avesse preparato così la partita contro il Cagliari o contro il Verona, ora avremmo almeno tre punti in più, almeno... E se i cali di tensione sono dovuti all'età media di chi scende in campo (ma quest'anno è una scusa che non regge) sappia che le partite abbordabili sono quelle che bisogna preparare con più attenzione.

Speriamo Stramaccioni abbia capito la lezione, perché lu vevi dite io, che non serve comprare nessuno. Abbiamo una rosa importante, completa, finalmente matura. E se si avverasse un miracolo sportivo? se riuscissimo a riavvicinarsi alle zona Europa per giocarcela nelle ultime cinque partite?

Comunque sia viva l'Udinese e viva la sua arte artigiana ed artista, come Piero Ciampi

"Come è bello il vino, rosso rosso rosso, bianco è il mattino, sono dentro a un fosso. E in mezzo all'acqua sporca, godo queste stelle, questa vita è corta, è scritto sulla pelle."

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