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Nove gare, un solo obiettivo: agganciare il decimo posto

I risultati positivi delle ultime tre giornate hanno rilanciato le quotazioni dei friulani che ora avranno l'opportunità di conquistare la colonna di sinistra per rendere meno anonima una stagione dai mille volti

Castellini Barbara

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Scomodiamo uno dei principi più noti del chimico e biologo Antoine-Laurent de Lavoisier per descrivere la metamorfosi che sta attraversando l'Udinese. Dopo un inizio d'anno da dimenticare, dettato da prestazioni importanti alternate a debacle indecifrabili e costellato da risultati negativi, la formazione di Gigi Delneri ha ritrovato la retta via. Il pareggio con la Juventus ha restituito fiducia e consapevolezza a un gruppo, decisamente meno mediocre di quanto la classifica e alcune prestazioni facessero intendere. I valori di giocatori di "prima fascia" come Duvan Zapata ci sono sempre stati, ma per vari motivi sono rimasti a lungo nascosti. Serviva solo un punto di svolta per riprendere coraggio e cominciare ad "aggredire" la classifica. Così sono nate le rotonde vittorie con Pescara e Palermo, nelle quali le individualità importanti sono emerse con prepotenza, determinando l'esito degli incontri.

Possiamo affermare che questa è un'Udinese che comincia a piacere. Forse è un po' tardi, considerando che mancano nove giornate al termine del campionato, ma ci sono ancora degli obiettivi di squadra e individuali da poter raggiungere. Venti giorni fa avevamo analizzato le eventuali ripercussioni economiche di una stagione al di sotto delle aspettative (leggi qui) indicando il decimo posto come possibile "via di fuga" dai problemi. E ora quel decimo posto che sembrava così lontano, dista solo quattro lunghezze. A 40 punti tondi, infatti, troviamo il Torino, prossimo avversario dei friulani alla ripresa (domenica 2 aprile, calcio di inizio alle 12.30 allo stadio Olimpico). Sarà uno scontro diretto tutto da gustare, tra due squadre che stanno attraversando un momento molto positivo (i granata sono reduci dal 2-2 con l'Inter) e non hanno nulla da perdere. Successivamente l'Udinese ospiterà allo stadio Friuli il Genoa (domenica 9 aprile alle 15), un team in caduta libera che risente di una gestione societaria piuttosto incerta, mentre alla vigilia di Pasqua vivrà un succosissimo posticipo al San Paolo contro il Napoli (sabato 15 aprile, calcio di inizio alle 20.45). Aldilà del risultato spesso i confronti con i partenopei hanno offerto gol e spettacolo su un fronte e sull'altro. E non ci sono, al momento, motivi per pensare che quest'anno la tradizione non venga rispettata. Otto giorni dopo, i bianconeri ospiteranno il Cagliari (domenica 23 aprile alle 15) con l'intento di cancellare la delusione dell'andata e chiuderanno aprile con la trasferta a Bologna, attualmente due gradini sotto il team di Delneri e protagonista di una stagione non molto positiva, complice una situazione economica pregressa non facilissima da gestire (ma il presidente Joey Saputo ha ripianato i debiti e dalla prossima estate potrà cominciare a investire). A maggio, poi, l'Udinese sarà attesa da quattro sfide imperdibili: Atalanta, Crotone, Sampdoria e Inter saranno le ultime tappe di un tour che potrebbe ancora concedere una "piazza d'onore".

L'importante sarà mantenere elevate la concentrazione e l'intensità come nelle ultime gare e, soprattutto, proseguire sull'armonizzazione del gruppo. La materia sulla quale lavorare c'è già, bisogna solo continuare a plasmarla.

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