Crollo: l’Udinese esce sconfitta con l’Empoli, ma soprattutto esce ridimensionata. Dai sogni estivi alla realtà autunnale sono bastate quattro partite.
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Se questa è l’Udinese c’è da preoccuparsi…
Crollo: l’Udinese esce sconfitta con l’Empoli, ma soprattutto esce ridimensionata. Dai sogni estivi alla realtà autunnale sono bastate quattro partite. A Torino i bianconeri hanno vinto, ma non meritato. Ma va bene, il calcio è cinismo. Col...
A Torino i bianconeri hanno vinto, ma non meritato. Ma va bene, il calcio è cinismo. Col Palermo ha perso, pur giocando, ma va bene, il calcio è cinismo. Con la Lazio l’Udinese ha giocato poco e male, ma va bene la Lazio è stata cinica nel colpire al momento giusto.
Con l’Empoli non si è giocato. Punto. Stop e no n si cerchino scuse. L’Udinese se è questa è bene preoccuparsi. E hai voglia a spiegare che il Watford non c’entra: gli inglesi vincono per un semplice motivo: qui si è speso e bene. A Udine la brutta sensazione che si ha è che si sia fatto il minimo sindacale per costruire una squadra salvezza.
Non si dia la colpa Colantuono, come non si doveva sparare su Strafaccio: un allenatore bravo è tale con una buona squadra. L’Udinese non lo era e certamente non lo è, schiava di scommesse ancora perse.
Kone è l’emblema di questa disfatta, ma è l’intera compagine a non essere né carne né pesce. Brutta, senza un canovaccio di gioco, senza uomini chiave. Di Natale è l’ombra di sé stesso, Zapata, gol a parte, non sembra riuscire ancora a reggere l’urto, visto che i rifornimenti sono quelli che sono.
Insomma c’è da preoccuparsi. Non farlo sarebbe fare come gli struzzi, nascondendo la testa per non vedere.
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