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Udinese, caro amico ti scrivo (Di L. Petiziol)

Caro amico ti scrivo,  per distrarmi un po’. Comincia così una delle più belle canzoni di Lucio Dalla, anche lui appassionato di calcio, col Bologna nel cuore. Il nostro è pieno di Udinese, ed è proprio ai miei “colleghi” tifosi che mi...

Lorenzo Petiziol

Caro amico ti scrivo, 

per distrarmi un po’. Comincia così una delle più belle canzoni di Lucio Dalla, anche lui appassionato di calcio, col Bologna nel cuore.

Il nostro è pieno di Udinese, ed è proprio ai miei “colleghi” tifosi che mi rivolgo. Come tutti leggo Facebook, come tutti sfoglio giornali, come tutti sento le notizie sportive in radio e televisione.

Un unico denominatore comune accompagna questo periodo di mercato dell’Udinese: la preoccupazione della campagna acquisti della Società. Le voci sono tante, e si intrecciano fra quelle bianconere friulane e quelle degli Hornets del Watford d’oltre Manica.

Ma i più, puntano il dito verso la Società, incapace di dare ai tifosi motivi di discussione su giocatori in arrivo. Giova ricordare che con le nuove normative l’Udinese deve dare una forte scremata ai giocatori a libro paga, che non sono pochi, poi deve e può comprare ciò che gli serve.

Nel contempo, pur presi dalla fregola di vendere, Pozzo non è tipo da cedere a ricatti economici, e in virtù delle sue capacità e della sua astuzia, aspetta il momento propizio per sferrare il colpo come un moderno moschettiere. Mi chiedo, cari amici tifosi, non sarebbe meglio disintossicarsi in questo periodo estivo, dalle scorie che ci ha lasciato questo campionato, questo nostro calcio, compresi gli illeciti dilettanteschi e quelli recenti di una serie B che rischia il default ?

Cerchiamo di stare sereni perché come ogni Azienda che si rispetti i bilanci si tirano a fine gestione, e visti i recenti risultati sarei più propenso a gustarmi un bicchiere mezzo pieno. So bene, vista la mia vetusta militanza in questo mondo, che le campagne acquisti si fanno fra febbraio e marzo, ma ahinoi, i tempi sono cambiati, tristemente cambiati e adeguarsi è d’obbligo.

La Coppa America è ancora in atto, i campionati europei U21 sono agli sgoccioli e tutte queste competizioni impegnano osservatori e scouting, o esplorazioni se volete, alle novità che questi tornei propongono, con la speranza di fare il grande affare.

Leggo anche molto disappunto tra le operazioni che tenta di fare l’Udinese e quelle che fa il Watford. I paragoni ci possono stare, ma bisogna capire che, per rendere competitiva una squadra in Premier League ci vuole molto di più che allestire una squadra da salvezza tranquilla in Italia. Per assurdo, mi sento di affermare che con la stessa squadra della scorsa stagione l’Udinese si salverebbe comodamente. Se analizziamo il gioco espresso il discorso cambia, ma da tifoso il primo pensiero è la salvezza della mia e della vostra Udinese.

Stin calmuts che il tempo come sempre è galantuomo, e cerchiamo tutti di rilassarci e godere di un periodo di vacanza dal calcio parlato e spesso inventato.

In questo periodo tutti si sentono autorizzati a scrivere di tutto e il contrario di tutto, tanto per tenere allenata la fantasia di chi legge o ascolta e senza citare la fonte di provenienza di alcune notizie.

Non facciamoci ingannare dai parolai di stagione e trasformiamoci in piccoli San Tommaso, ne guadagneremo in salute e capiremo chi sono veramente le persone per bene e quelle che per un tozzo di pane o una riga in più sconfessano una professione che di serio ormai ha ben poco.

Caro amico tifoso ti ho scritto, e non pretendo un “mi piace”  anzi se vuoi e se sei riuscito a leggere fino in fondo, puoi strappare questa lettera. Tanto di questi tempi lo fanno tutti … ma non strappare mai l’Udinese dal tuo cuore. Ti ripagherà sempre !

Lorenzo Petiziol@mondoudinese.it

(Foto Zimbio)

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