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Udinese il remake di “48 ore”: il thriller in bianco e nero. E De Biasi?

Noi buttiamo ancora un nome nella mischia. De Biasi. E' libero, a Udine ha potuto solo salvare il salvabile  nemmeno raccoglierne i frutti visto che nel 2008 quando fu chiamato al capezzale della squadra dopo l'esonero di Marino, l'ha rimessa in...

Monica Valendino

48 ore è un film del 1982 con il grandissimo Nik Nolte e il mitico Eddie Murphy. Un poliziesco thriller con qualche spruzzata di commedia. Una bella pellicola da riscoprire. Ma attenzione ai remake. A Udine va in scena in questi giorni ( e solo sulle sale cittadine) "48 ore" un thriller con qualche spruzzata di commedia e con un finale tutto da scoprire dove non è detto che quello che appare sia la verità.

La sceneggiatura: una squadra che da un lustro fatica a salvarsi ha appena fatto fuori l'ennesimo tecnico. Chi è il colpevole? C'è chi sostiene la squadra stessa, chi qualche dirigente nascosto dietro le quinte, chi la proprietà, chi si ostina a pensare che sia una fine naturale dovuta agli eventi. Rimane l'addio a Tudor, ma se più indizi fanno una prova vorrà pur dire qualcosa xse in questi cinque anni sono cambiati più allenatori a Udine che a Palermo nell'era Zamparini.

Luca Gotti ha preso il posto di Tudor in queste ultime due giornate. Con il suo stile, ma anche con il gioco ha conquistato il cuore dei tifosi e forse della stessa squadra che si ostina a spendere parole importanti per lui. Ma il tecnico con quella faccia un po' così, quasi alla Clint Eastwood, è fermo sulla sua decisione di non fare il capo. Vuole dare una mano, ma forse conosce talmente bene i rischi che corrono i tecnici da queste parti che non e la sente di andare oltre.

Il club  ne prende atto e da tempo è scattata la ricerca del sostituto: qualche 'no grazie', qualche titubanza così da un paio di nomi la lista si è allungata. Ad oggi possiamo dire che Guidolin (sarebbe il preferito dai tifosi) sembra una chimera, Gotti (il secondo nella lista) come spiegato ha declinato l'invito. Da tempo scriviamo di Carrera, tenetelo d'occhio. Poi le voci su Longo e Di Biagio, le minestre riscaldate Marino e Colantuono non sembrano convincere. Quindi Zenga forse il preferito del club, ma forse anche qualche problema nel convincerlo. Non di certo pe isole dei famosi, ma per isole migliori dove può approdare. Vedremo.

Noi buttiamo ancora un nome nella mischia. De Biasi. E' libero, a Udine ha potuto solo salvare il salvabile  nemmeno raccoglierne i frutti visto che nel 2008 quando fu chiamato al capezzale della squadra dopo l'esonero di Marino, l'ha rimessa in piedi ma inspiegabilmente fu allontanato per richiamare proprio Marino che si salvò. Non è mai scattato il feeling con i tifosi friulani a causa di vecchie ruggini davvero incomprensibili risalenti ad ani ed anni prima quando De Biasi allenava il Brescia (ricorderete il caso Mannini). Ma il tecnico veneto, uno alla Gotti per chi lo conosce, ha dimostrato insomma seguito quanto vale e portare l'Albania ai livelli mondiali non è stato un caso. Poteva andare ad allenare l'Italia se ci fosse stata meritocrazia, invece Ventura....Ma sono altri discorsi.

Se come fatto trapelare dal club  bianconero si vuole uno alla Gotti forse il nome giusto sarebbe il suo. Si rifletta. Non ha ricevuto ancora telefonate dall'Udinese, sia chiaro, ma ai tempi del 5G non è difficile contattarlo.

Il thriller è bello se poi lo spettatore ha un lieto fine. Altrimenti la paura rimane.

 

 

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