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Udinese, la volata finale cercando…

Lo si può scrivere: è cominciata la volata finale per l’Udinese, in mezzo al groppone, ma che sogna di stupire soprattutto i detrattori. Quelli che…il gioco non c’è. Quelli che…Stramaccioni non ha coraggio. Quelli...

Monica Valendino

Lo si può scrivere: è cominciata la volata finale per l'Udinese, in mezzo al groppone, ma che sogna di stupire soprattutto i detrattori. Quelli che...il gioco non c'è. Quelli che...Stramaccioni non ha coraggio. Quelli che...Di Natale è un problema. Quelli che....Quest'anno non si era inferiori alla Samp.

Insomma di gente he ne ha per criticare a prescindere e per interessi ce n'è: l'Udinese non cerca rivalse contro nessuno, ma sa che può migliorare ancora, anzi deve, per cercare di seminare ancora meglio in vista del prossimo anno.

L'occasione migliore è sfruttare le prossime tre gare: contro la Fiorentina, lanciata, ma co le gambe ancora cariche del derby di coppa con la Roma domenica, poi la sosta per cercare di limare ulteriormente i difetti, quindi il Genoa, squadra non facile, ma nemmeno impossibile. Infine il Palermo in casa, per ristabilire definitivamente il 'Fattore Friuli'.

L'obiettivo della salvezza oggi come oggi appare come un modo per imporre ai giocatori una mentalità alla quale devono sottoporsi, ovvero prima di tutto il minimo indispensabile. Correre verso questo per poi giocare divertendosi e magari provare soluzioni nuove. A volte, in questa stagione, si è perso di vista questo obiettivo e i risultati non sono confortanti.

Sia ben chiaro però: leggere le parole dei senatori, Pinzi e Domizzi per capire quanto quest'annata sia stata di ricostruzione, tra esperimenti iniziali e poi la consapevolezza definitiva che l'organico è inferiore alle previsioni estive. Tanto che anche i due uomini di Strama, con Di Natale (che aveva chiesto Quagliarella), sanno che le parole di Pozzo non possono concretizzarsi se non si andrà a puntellare l'organico.

Ma la volta finale servirà a capire e, probabilmente a far capire, che cosa davvero necessita quest'Udinese: almeno un uomo per reparto, con una punta e un regista obbligatori, anche se molti scommettono che Gulherme ha ampi margini di miglioramento. In attesa servirà qualcosa, come davanti dove Di Natale potrebbe sì rimanere, ma solo con garanzie tecniche ben precise. Idem Allan, cercato da tanti, ma sul quale Strama ha il potere di poterlo convincere a fare ancora imprese nel nuovo stadio, a patto che...

Un patto che potrebbe cominciare proprio con la dimostrazione che la squadra è motivata anche senza obiettivi prestigiosi, ma che, anzi, tentare l'impresa non dev'essere solo un'idea.

©Mondoudinese

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