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Udinese, le idee per fare del nuovo stadio la ‘casa dei friulani’

Paròn Pozzo è più che chiaro: vuole che il nuovo stadio ‘Friuli’ diventi la casa dei friulani, aperta per sette giorni, che permetta al club di alzare l’asticella e puntare non più come minimo alla salvezza, ma di giocarsela...

Monica Valendino

Paròn Pozzo è più che chiaro: vuole che il nuovo stadio 'Friuli' diventi la casa dei friulani, aperta per sette giorni, che permetta al club di alzare l'asticella e puntare non più come minimo alla salvezza, ma di giocarsela alla pari di squadre come la Fiorentina, per citarne una del livello che si ambisce.

Tra il dire e il fare, c'è di mezzo un mare di idee che la società sta studiando da quando il progetto è davvero partita. In questi anni si sono sviluppati 'business plan' che hanno un punto base: lo stadio non dev'essere un 'nuovo centro commerciale', ma deve, appunto, coinvolgere per sette giorni i tifosi, col culmine che arriva durante la partita.

Però è altrettanto vero che in Italia non siamo in Inghilterra e anche uno stadio all'avanguardia come quello di Udine, se non rispetterà alcune indicazioni, rischia di non mostrare a pieno le sue potenzialità finalizzate al rafforzamento della squadra, perché un club sportivo, al di là di tutto, deve avere questo come obiettivo primario.

Ecco dunque alcuni punti che si dovrebbe seguire, alcuni dei quali presentati dalla Legaserie B di Abodi, un presidente di categoria che ha dimostrato che, nonostante i problemi della B, si possano fare buoni risultati seguendo alcune regole.

1) Prendersi cura del cliente

Il cliente è la risorsa più importante di un impianto sportivo o stadio che sia. Ecco quindi che può rivelarsi fondamentale l'assunzione di persona dedicata esclusivamente al rapporto con i tifosi e ad aumentare la fan experience, secondo le direttive Uefa sulla figura del Support Liaison Officer (SLO).

Dalla stagione 2012/13 la UEFA ha introdotto come nuovo criterio per le licenze UEFA l’obbligatorietà per i Club di dotarsi di una figura dedicata alla relazione con i tifosi (il Supporter Liaison Officer, SLO, appunto). Questo sottolinea l’importanza per ogni Club di sviluppare e migliorare il rapporto con i propri tifosi, elemento imprescindibile per questo calcio.

L'Articolo 35 del nuovo Regolamento UEFA Licenze per Club e Fair Play Finanziario, obbliga infatti i Club a nominare uno SLO con lo scopo di assicurare un giusto e costruttivo dialogo tra un Club e i propri tifosi. Nell’articolo in questione infatti si stabilisce anche che lo SLO deve partecipare regolarmente alle riunioni con i dirigenti del Club e deve collaborare con i responsabili della sicurezza al fine di definire e dettagliare tutte le questioni relative alla sicurezza ed integrità dei tifosi stessi.

Questa decisione è il frutto della stretta collaborazione tra l'organo di governo del calcio europeo e la Direzione Tifosi - l'organo che offre una guida e supporta i gruppi di supporters in 17 nazioni europee, e si pone come obiettivo quello di costruire una relazione reciproca e armoniosa con i tifosi.

L'Udinese su questo punto, non ha ancora una persona ben individuata, serve una certezza, che non provenga dal tifo e nemmeno sia un dirigente. Una sorta di neo manager che ha idee ben chiare di pubbliche relazioni, che organizzi tutto il personale preposto a soddisfare le esigenze di tutti, da quelle minime come i biglietti, alle richieste 'più personali', come l'incontro per beneficenza con persone con problematiche, ma tifosi accaniti. Ci viene in mente il caso del malato terminale dell'Ajax che come ultimo desiderio aveva chiesto di vedere dal campo la sua ultima partita. Il club olandese, i giocatori e chi di dovere si sono attrezzati per soddisfare una richiesta non facile per una persona malata terminale. More di lì a breve, commuovendo il mondo, non solo l'Olanda.

 

2) Individuare i differenti target di spettatori

Il sistema tedesco, considerato attualmente in Europa quello di maggior successo per quanto riguarda i cambiamenti che è riuscito a portare in termini di presenze e atmosfera allo stadio, prevede che ogni tifoso sia considerato in maniera molto differente in base al target di appartenenza. Tutti i target sono approcciati in maniera specifica e ognuno contribuisce a quel mix che rende lo stadio un posto unico, sicuro e in grado di creare profitto. A Udine si dice che si va da brontolone per antonomasia, al fedelissimo, fino all'appassionato e innamorato della maglia comunque vada a finire la partita, fino al tifoso di altre squadre che però non può seguirle e segue l'Udinese. C'è di mezzo anche un mare di tifosi di una macroarea, all'Austria alla Slovenia, alla Croazia fino al Veneto, che con uno stadio accogliente possono arrivare.

3) Puntare sulla qualità del servizio

Notevoli sono le differenze tra i prezzi medi richiesti per una partita di Bundesliga 2 (€ 16,13) rispetto alla Serie B (€ 8,41). Da notare, a questo proposito come, il costo di un biglietto di curva supera raramente i 10 euro, quindi il valore del prezzo medio è fortemente influenzato dalla presenza di un importante numero di biglietti corporate venduti. Questo significa che un tifoso è pronto a spendere qualcosa in più se ciò che gli viene offerto se lo merita veramente.  E qui si torna alla qualità della squadra: la politica dei giovani non si tocca, ma si deve ragionare se almeno due uomini immagine possano sia rendere la squadra più forte, sia rendere più appetibile il prodotto.

4) Conoscere i propri clienti

Conoscere in maniera dettagliata i propri tifosi/clienti è la base di partenza necessaria per poter definire delle strategie mirate e specifiche. Da questo punto di vista, si rivela fondamentale l’utilizzo di un approccio CRM - Customer Relationship Management. Con questo non si intende che sia necessario dotarsi di sistemi sofisticati e costosi, l’importante è che il database sia completo, aggiornato e trasversale fra i differenti reparti (ticketing, vendita, utenti sito internet, ecc.), in modo da conoscere tutto, ma proprio tutto, dei propri clienti.  Sembra spionaggio, ma serve una cura capillare delle statistiche per capire dove andare a incidere per uniformare il più possibile le richieste.

 

5) Diversificare per attrarre nuovo pubblico

Oltre all'indubbia utilità dei programmi di fidelizzazione per abbonati e tifosi, che in maniera ricorrente si recano allo stadio, non bisogna dimenticare l’importanza di sfruttare, con offerte mirate, le opportunità derivanti da un maggiore coinvolgimento di quei tifosi che non si recano allo stadio. Organizzare gare a premi rimane fondamentale, ma possono essere create anche iniziative che puntino a attirare nuovi tifosi dando enfasi allo spettacolo, senza mai disaffezionare gli abbonati e i clienti abituali, che devono essere invece “coccolati” con ulteriori servizi aggiuntivi. Un esempio: negli States, nelle partite di basket a metà partita viene estratto uno spettatore che se segna da metà campo un canestro vince una macchina. E' impossibile, con lo sponsor ideare un qualcosa di simile?

In questo senso, però, attenzione: iniziative promozionali basate soltanto sulla riduzione del costo del biglietto o addirittura sulla loro gratuità pagano solo nel breve periodo, attraendo nuovo pubblico, ma sviliscono il prodotto nei confronti degli abbonati. Il biglietto non dovrebbe mai essere gratuito. Quindi, quali strategie mettere in pratica? Oltre all'aspetto sportivo si deve guardare alle tipologie di tifosi: abbonati, tifosi occasionali, donne (fondamentale portare una percentuale più alta, sono quelle più disposte a credere nel prodotto proposto se fatto bene), famiglie, giovani, aziende (qui l'Udinese si sta già muovendo con la club house), società calcistiche del territorio, disabili, terza età (troppo spesso dimenticata), scuole.

 

6) Sfruttare le potenzialità dei Social Media

Per riuscire a sfruttare al meglio le opportunità offerte dai social media, i Club devono modificare profondamente la loro strategia digitale, focalizzandosi più sui tifosi che sul brand. Oggi la mera pubblicazione d’informazioni non serve sui social media, dove ciò che conta è riuscire a coinvolgere nel migliore dei modi il proprio pubblico. I numeri in sé ormai non sono più importanti, con i propri tifosi bisogna dialogare individualmente, utilizzando contenuti diversi a seconda delle differenti piattaforme social. La forza dei social network è infatti questa: poter sapere chi sono i nostri fan, il sesso, l’età, il linguaggio, lo stato, la città di provenienza e creare profili definiti a cui inviare messaggi personalizzati, applicazioni, questionari, foto e video.

7) Costruire la squadra in maniera competitiva, senza dimenticare la propria filosofia

Quanto accaduto col Torino a Quagliarella, dimostra come il pubblico Friulano sa essere perfido co chi non ha onorato la maglia a suo dire (vedi caso De Sanctis), ma è sempre legato a persone come il granata. Legare un nuovo progetto ripartendo dal passato potrebbe creare un legame, oltre che dare una garanzia tecnica in più e probabilmente convincerebbe Di Natale a chiudere la carriera divertendosi con l'amico (che a Udine potrebbe giocare almeno tre anni, lasciando crescere in pace i giovani attaccanti). Il calcio è da sempre innamorato delle punte, dei giocatori che hanno fantasia e cuore. Lo dice perfino la statistica del Pallone d'Oro, dove la maggioranza di vincitori coincide con chi segna. Riportare Quagliarella a Udine sarebbe una mossa vincente in più sensi. Lungi da noi dare consigli di mercato, qui si parla anche  di marketing.

8) L'importanza della storia

L'Udinese è storia del calcio italiano, il primo scudetto è suo. Magari, vista l'importanza di Gino Pozzo in lega, battersi perché venga riconosciuto anche solo formalmente, in modo da esibirlo nell'ingresso principale sarebbe una mossa importante. Ma lo stadio, anche esteticamente e nei suoi contenuti deve far trasparire storia. Bacheche nei vari settori con immagini che hanno reso quello che è l'Udinese, un museo, gigantografie attorno all'impianto (ben protette, sia ben chiaro da eventuali vandali che non mancano mai) dei capitani bianconeri, potrebbe rendere ancora più forte l'orgoglio friulano di far parte di una famiglia e darebbe ai giovani il senso di quello che stanno vivendo. Indispensabile, come ciliegina un museo di cimeli, in stile Genoa da ricavare in uno degli spazi del nuovo stadio.

Questo è tutto, è troppo? L'Italia è indietro su questi aspetti, inutile avere bei palazzi se poi sono solo mura fredde. L'Udinese all'avanguardia come progetto sportivo può diventare la locomotiva che, almeno nel calcio, porti il Paese in Europa.

©Mondoudinese

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