rubriche

Udinese tra Lodi e calabroni

L’Udinese chiude per Lodi, classe 1984, ex Parma ed ex Catania (da dove proviene). Può bastare questo centrocampista a raddrizzare una barca che sta facendo troppa acqua? La risposta arriverà dal campo, di certo questo arrivo conferma che...

Monica Valendino

L'Udinese chiude per Lodi, classe 1984, ex Parma ed ex Catania (da dove proviene). Può bastare questo centrocampista a raddrizzare una barca che sta facendo troppa acqua? La risposta arriverà dal campo, di certo questo arrivo conferma che la situazione centrocampo si è fatta critica.

Merkel si sa per quanto ne avrà, più dubbi su Guilherme, il cui infortunio non è ancora chiarissimo visto che i tempi di recupero non sembrano certi. si parla di due mesi, chissà. Di cero se fosse stato immediato il club non sarebbe tornato sul mercato.

Rimpiangere Pinzi oggi è piangere sul latte versato, serve guardare avanti. L'errore c'è stato, è evidente, così come sono stati fatti altri errori in questi anni, anche se nessuno lo ammetterà esplicitamente.

In questo clima di incertezze, l'unico punto fermo appare essere il modulo: il 3-5-2 non si tocca. Ribadito anche alla vigilia della gara col Milan da Stefano Colantuono, che pure avrebbe sulla carta soluzioni per un classico 4-4-2. Magari non sarebbe perfetto, ma nemmeno questo schema di gioco (oramai da anni) appare impeccabile.

La sgradevole sensazione che si percepisce è che questo benedetto vestito piaccia al club: dal quarto anno di Guidolin, passando per Stramaccioni fino ad arrivare ad oggi, gli esperimenti fatti dai tecnici sono stati convincenti. La cosa strana è che quando si è cambiato per il 4-2-3-1 (vedi con la Fiorentina sia con Guido sia con Strama) , la risposta avuta è stata sempre ottima.

Lodi arriva per fare quello che avrebbe dovuto fare Guilherme: il regista basso. Che abbia fantasia è indubbio, il piede c'è. Ma questo ruolo necessita anche di particolare attenzione in fase difensiva e, soprattutto, di un reparto oliato e di qualità. Qui sta il punto: Guilherme avrebbe fatto la differenza? Merkel avrebbe fatto la differenza? Lodi farà la differenza? O ci sono altri problemi strutturali, vedi un Badu corridore e poco altro, un Fernandes ancora incompiuto, un Kone anarchico, un Iturra 'uomo in giallo', e dei laterali spesso in affanno?

Domande alle quali urge dare risposte. Che la società abbia la testa al Watford prima che all'Udinese è più di una sensazione generale oramai. Ma il club bianconero al di là delle mire espansionistiche della proprietà necessita di certezze. I risultati sono sempre la pietra angolare di tutto, ma non bisogna farsi abbagliare da successi estemporanei: da tre stagioni, oramai, l'Udinese è una squadra da retrovie e la cosa peggiore sarebbe imputare tutto questo agli allenatori che l'hanno guidata. (Getty Images)

tutte le notizie di

Potresti esserti perso