Era il dicembre 1950, l'Udinese si presentava al Filadelfia senza i favori dei pronostici, ma i bianconeri con carattere e determinazione sono riusciti a strappare un pareggio rocambolesco.
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1950, quando l’Udinese trovò la mossa giusta contro il Torino
Nel 1950 al Filadelfia un rocambolesco 3-3 con l'Udinese, sfavorita, che riesce con una mossa a sorpresa a imbavagliare il Torino
Torino e Udinese, una gara di rincorsa finita 3-3. Tutti gli accorgimenti tattici sono buoni, se riescono. Quello dell'Udinese ha colto nel segno a Torino, mentre prima aveva dato buona prova a Trieste, Padova e Lucca. La chiave è stata trasformare l'ala destra Roffl in quarto mediano, secondo la variante sistemista che viene adottata in particolari situazioni anche dagli squadroni, l'Inter insegna.
Mossa che ha portato l'Udinese ad andare vicinissima al colpaccio, evitato a sei minuti dalla fine solo grazie a una prodezza di Frizzi. Applausi alla fine per il Toro e la grinta mostrata, ma applausi anche la carattere dell'Udinese.
TORINO: Buttarelli; Orava. Cuscela; Rosèn, Nay, Gremese; Frizzi, Fantos, Ploeger, Giammarinaro. Carapellese.
UDINESE: Brandolln: Vlctch, Farina; Acconcia, Ferugllo, Sniderò; Rolli. Perissinotto, Darin, Forlani, Rinaldi.
ARBITRO: Massai, di Pisa. SPETT.: 9000; Incasso 3.500.000.
RETI: Perissinotto; Santos, Forlani (2), Rinaldi, Frizzi
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