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Samp-Udinese…e quello storico 3-5 del 1958

L'Udinese il 30 marzo 1958 si impone 5-3 a Marassi con reti di Fontanesi., Lindskog e Bettini, in casa blucerchiata si assiste a un dramma post gara.

Redazione

Era la primavera del 1958, l'Udinese andava a spadroneggiare a Marassi.  Pareva, all'inizio, che la Sampdoria dovesse dominare l'Udinese (due goals in poco più di dieci minuti), invece è successo esattamente l'opposto, come racconta la cronaca de La Stampa di allora.

Infortuni, errori gravi e leggerezze per i blucerchiati si sono rivelati fatali. Si è registrato così uno strapotere dei bianconeri friulani che segnavano goals, con una facilità irrisoria contro una squadra che pareva frantumata, senza possibilità di reazione. Risultato: 3 a 5, con un pubblico urlante e deciso a far ricadere su Campanati la colpa di tutto quanto era successo.

Ma non è finita qui: nel corridoio degli spogliatoi si è assistito alla violenta reazione dei dirigenti genovesi che non volevano darsi pace della sconfitta. Non riferiamo, per... misura di prudenza, quanto si è  ascoltato; ma c'è stato un momento in cui si poteva temere il peggio. Nel suo stanzino, Campanati udiva tutto quel frastuono, mentre sulla porta montavano la guardia il commissario di campo e un dirigente della Commissione arbitri. C'è voluto un buon quarto d'ora prima che tornasse la calma. Poi si apprende che i responsabili sampdoriani accusano l'arbitro di avere « rovinato » la partita con una direzione infelice.

La partita è densa di vicende. Scendono in campo le squadre nelle formazioni annunciate e nell'Udinese figura anche Lindskog, la futura mezz'ala dell'Inter. La Sampdoria inizia a ritmo sostenuto e i bianconeri credono opportuno salvare il salvabile, richiamando in difesa il giovane Pantalèoni che guarda, a stretto contatto, Ocwirk. Non lo controlla molto bene però, tanto che l'austriaco, dopo pochi minuti riesce ad agganciare una palla sfuggita appunto a Pantaleoni e a segnare con un tiro trasversale (3° minuto); poco dopo, Valenti si sostituisce al portiere ormai superato, per respingere una palla calciata sempre da Ocwirk e, all'undicesimo, seconda rete del liguri: Vicini allunga al centro, Ocwirk tocca di testa e Recagno mette in rete. Partita chiusa? Manco per sogno. La squadra genovese potrebbe aumentare ancora il suo vantaggio, ma un po' per precipitazione nel tiro finale, un po' per fatalità, Mora e Tortul sbagliano occasioni facilissime e al 16' Farina rimane zoppicante per un calcio ricevuto da Fontanesi. Come terzino si presenta Tortul che combinerà subito un grosso guaio: ferma a gamba alzata Fontanesi in un'azione ormai praticamente finita. Fallo. Tira Lindskog che stampa la palla sulla trasversale, sul rimbalzo Pantaleoni è più pronto di tutti e batte Bardelli. 2 a 1.

Riuscirà la Sampdoria a mantenere questo esile vantaggio? I primi minuti della ripresa sono fatali per i liguri: al 6° azione in profondità Pentrelli-Lindskog, Sarti è superato, Bernasconi è in difficoltà e lo svedese dal centro dell'area lascia partire un tiro angolato che batte Bardelli: 2 a 2. Non c'è tempo per trovare le giustificazioni al pareggio; gli udinesi dilagano, il loro gioco non è di tecnica fine, ma punta decisamente allo scopo: 11°, su rimessa laterale tirata da Lindskog, la palla giunge a Fontanesi appostato davanti a Bardelli, tiro al volo e siamo sul 2 a 3. Al 19° Bettini, ben servito da Lindskog segna ancora: 2 a 4. E' facile per i friulani giocare sull'ondata di tanto vantaggio. I blucerchiati non azzeccano più un passaggio, non si trovano, vagolano senza concetti tattici e senza idee. Al 24° nuovo goal dei bianconeri segnato ancora da Bettini sul lancio di Lindskog. Siamo sul 2 a 5, un risultato sensazionale. La rete di Firmani al 35° raddrizzerà un po' le sorti della Sampdoria, ma non si tratta di merito dei blucerchiaii, piuttosto di un banale errore d'intesa fra Romano e Cardarelli: 3 a 5.

 

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