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Lecce – Udinese: Quella volta che…in Coppa Italia successe di tutto – VIDEO

Memorabile, proprio in Via del Mare, fu l'incredibile match valido per gli ottavi di Coppa Italia terminato 5-4 per i bianconeri e dove successe di tutto, nove gol, tre doppiette (Bojinov, Di Natale e Di Michele), il palo di Cassetti e due rossi...

Redazione

L'Udinese ha affrontato il Lecce 44 volte riportando 23 vittorie, 5 pareggi e 16 sconfitte, 75 gol fatti e 57 subìti. Diverso il discorso fuori le mura amiche dove l'Udinese ha sempre sofferto la mancanza della spinta del pubblico bianconero: in trasferta infatti, dei 21 incontri disputati la squadra friulana ha portato a casa solo 6 vittorie, 2 pareggi 13 sconfitte con 27 reti segnate 36 subìte. 

Memorabile però, proprio in Via del Mare, fu l'incredibile match valido per gli ottavi di Coppa Italia terminato 5-4 per i bianconeri e dove successe di tutto, nove gol, tre doppiette (Bojinov, Di Natale e Di Michele), il palo di Cassetti e due rossi (uno per parte), Di Michele che va in porta e para un rigore a Vucinic:

"LECCE, 20 novembre 2004 - Che gara, matta, sorprendente, avvincente, infinita, quello che ci voleva in questa coppa Italia snobbata da tutti. In controtendenza, su tutto, Zeman e Spalletti turnover leggero. E giocano per vincere. E anche questa volta sono gol a valanga e rigori decisivi nel finale. Tredici giorni fa in campionato, stesso stadio, un'ingenuità di Diamoutene su Jankulovski aveva regalato a Spalletti nel finale il gol della vittoria (4-3). Questa volta, andata degli ottavi della coppa nazionale, la chance allo scadere dal dischetto è per il Lecce, se la conquista Vucinic che poi spreca mandando sul piede di Di Michele, improvvisato portiere, il pallone del pareggio. E prima ne aveva fallito un altro... Spalletti rivince.

Quel pazzo, pazzo Lecce, gioca da solo per quasi tutto il primo tempo, al 31' è in vantaggio di tre reti a zero grazie al rigore di Ledesma (per uscita fuori tempo di Handanovic su Bojinov), poi Dalla Bona (grande azione personale e destro gioiello) e il solito Bojinov, tutto solo di testa su un cross dalla bandierina. Bisognerebbe imparare a controllare e invece si finisce per farsi rimontare anche questa volta: due gol in undici minuti, quelli finali del primo tempo. Tre altri nella ripresa. Che fanno 15 sommati ai 4 dell'Udinese in campionato, 4 della Fiorentina uno da Juve e Siena in un mese. Va bene, è il rischio che corri con il calcio di Zeman, tutto all'attacco, ma non è solo quello. Perché il gol di Felipe, che dà il via alla rimonta dell'Udinese, arriva su calcio piazzato, da uno schema che l'Udinese aveva già provato... Sul raddoppio di DiMichele, bellissimo, si fa una dormita, l'unica della sua ottima gara, Cassetti, uno dei migliori di questo Lecce, uno che persino Zeman (che complimenti non ne regala mai) ha candidato per la nazionale. Peccato.

Così l'Udinese torna l'Udinese degli ultimi tempi. Sino ad allora non aveva mai pressato, non era mai riuscita ad inserirsi con Pinzi e Pieri sugli esterni, aveva tentennato centralmente dove il Lecce era ben attento. Fava non si era visto neanche sui lanci lunghi. Di Natale e Di Michele alle sue spalle, larghe, non avevano fatto molto di più. Altri si sarebbero arresi, gli uomini di Spalletti no. E' questo il merito più grande dei bianconeri, e da lì, nella testa (a posto), che nasce la rimonta con tanto di vittoria finale.

La ripresa è tutta da giocare e da vivere, il ritmo è molto più alto dei primi 45' minuti, si gioca e segna sino all'ultimo respiro. Il Lecce inciampa nella sfortuna al 9' (palo di Cassetti), poi perde Paci (doppio giallo e rosso), l'Udinese tira fuori i piedi buoni e il gioco in verticale che sa. Le bastano tre minuti per rimettere la partita in parità: assist perfetto dalla sinistra di Pieri e Di Natale al volo di sinistro per il 3-3. Ma la banda di Zeman non molla, è un botta e risposta tra Bojinov e Di Michele: tutto in dieci minuti con il Lecce che torna in vantaggio e l'Udinese che torna al pareggio. Poi la vecchia legge del gol: chi sbaglia paga, Vucinic sbaglia, Di Natale di punta no. Il debuttante Handanovic salva su Pinardi, poi si fa cacciare per un'uscita su Vucinic. E Di Michele para il rigore che vale una "tripletta" personale, la seconda vittoria in un mese a Lecce e mezza qualificazione ai quarti di finale di coppa Italia." (Tratto da Gazzetta.it)

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