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Udinese – Cagliari in pillole

Udinese: centrocampista Rolando Mandragoa

Il match della Dacia Arena di ieri pomeriggio, valido per la diciassettesima giornata di campionato, è stato il 49° incontro diretto nella storia della Serie A tra Udinese e Cagliari: il bilancio complessivo delle sfide tra le due squadre è di...

Redazione

Il Cagliari ha vinto solo 2 delle 25 trasferte in terra friulana (16 sconfitte/7 pareggi): l’ultimo trionfo risale alla stagione 2017/2018, e porta la firma di João Pedro, in rete anche oggi. Il brasiliano nativo di Ipatinga sale a quota 11 centri in campionato, marcando peraltro il suo quarto gol contro la compagine friulana. L’Udinese porta a casa il bottino pieno grazie alla seconda marcatura stagionale di Rodrigo De Paul (dopo quella con il Genoa) e la prima di Seko Fofana, che ha anche realizzato l’assist del momentaneo 1–0, il secondo in campionato dopo quello contro il Napoli.

La chiave tattica

Per fronteggiare un Cagliari dalla temibile attitudine corsara (4 pareggi e 3 vittorie nelle 7 trasferte di campionato prima di Udine) Luca Gotti ha optato per un classico 3–5–2, puntando sul rientrante Ken Sema nel ruolo di esterno sinistro. Sin dalle prime battute l’Udinese ha mostrato un approccio molto metodico alla gara, imperniato sul pressing alto e la ricerca immediata del suggerimento verticale. In quest’ottica De Paul e Fofana, gli interni di centrocampo, avevano il compito specifico di alternarsi in marcatura su Luca Cigarini, regista della squadra di Maran, mentre gli esterni di centrocampo in fase d’impostazione erano incaricati di conferire un baricentro più alto e ampio alla manovra bianconera. Nel 4–3–2–1 cagliaritano João Pedro e Nainggolan, agendo da fantasisti alle spalle di Simeone, erano delegati ad un atteggiamento maggiormente associativo con la squadra, allo scopo di creare spazio e profondità per le accelerazioni dell’attaccante argentino. In difesa invece i rossoblù impostavano con tre uomini (Klavan, Pisacane e Faragò) schierando un falso 3–4–3 in cui Lykogiannīs e Artur Ioniță si presentavano come esterni di fascia. Intorno al primo quarto d’ora di gioco il Cagliari ha conquistato campo grazie ad una fitta rete di passaggi (58% di possesso, 92% di precisione), incontrando però la prudente resistenza difensiva dei bianconeri, vicini al gol dopo cinque giri d’orologio con un colpo di testa di Ekong. L’Udinese ha trovato la rete del vantaggio a 6 minuti dalla fine del primo tempo, forse nel miglior momento della squadra ospite che, intorno alla mezz’ora, aveva incrementato il possesso palla amministrato fino al 61%, costruendo 3 occasioni da gol (2 con Nainggolan, tra cui un palo, ed 1 con Marko Rog) tra il 20’ e il 25’. La squadra di Gotti in fase difensiva ha concretizzato la sua solidità attraverso 6 spazzate (4 di Ekong), 4 passaggi intercettati e il 67% di contrasti vinti (6 su 9, mentre il Cagliari ne ha vinti solo 7 su 16, il 44%). Entrambe le squadre hanno tentato 6 conclusioni a rete, ma sulla stessa lunghezza d’onda della sfida con il Napoli si è visto un solo tiro nello specchio durante la prima frazione: quello di Rodrigo De Paul, per l’appunto, che si è insaccato all’incrocio. Le statistiche relative alle zone d’azione evidenziano la crescente supremazia dell’Udinese in campo: di fatto solo il 24% del gioco totale si è sviluppato nella trequarti dei padroni di casa (il 29% nella trequarti campo ospite ed il 47% nel corridoio centrale). I bianconeri hanno sfruttato a pieno regime gli esterni, nella transizione offensiva, con 24 attacchi da destra e 21 da sinistra, mentre dal centro ne sono arrivati 5. Nella seconda metà di gara Cerri è entrato in sostituzione di Simeone, probabilmente per tentare di impensierire la difesa bianconera nel gioco aereo, ma la mossa di Maran ha riscontrato solamente in parte i risultati sperati (solo 1 duello aereo vinto). L’Udinese su 14 tiri totali ha concluso il 79% delle occasioni create dall’interno dell’area di rigore (contro 57% il Cagliari), cercando invece la soluzione dalla lunga gittata nel 21% delle situazioni. A tal proposito: la prima occasione da gol del secondo tempo è arrivata solo al 65’, con João Pedro, neutralizzata dal provvidenziale intervento (quasi) sulla linea di Stryger Larsen e Musso. Il brasiliano ha trovato il gol del momentaneo pareggio circa venti minuti dopo, ma Fofana in neanche sessanta secondi ha nuovamente incanalato le sorti della gara in favore dei bianconeri. Il Cagliari, a parità di tiri tentati (14–14), e dominando nei numeri relativi al possesso palla (41%–59%, 78%–87% di precisione), sembra aver risentito dell’atletismo e dell’approccio aggressivo dell’Udinese. Aggiungendo in generosità, per sopperire, ma sottraendo in lucidità. Non a caso la squadra bianconera ha dominato sui rossoblù nel gioco aereo (19–14, 58%–42%), nei recuperi difensivi (84–75) e nei contrasti vinti (52%–44%).

Rodrigo De Paul al cashmere

Quando il «diéz» di Sarandí segna un gol o partecipa attivamente alla sua concretizzazione l’Udinese vince sempre: Rodrigo De Paul sale a quota 2 centri, in campionato, cui si aggiunge anche l’assist alla prima giornata contro il Milan. Contro il Cagliari il centrocampista argentino ha amministrato il 3.8% del possesso palla friulano attraverso 54 tocchi e 26 passaggi completati positivamente, su 36 totali (precisione: 72%): certamente non siamo davanti alla sua migliore prestazione, almeno in termini di qualità del palleggio, ma a rinfocolare la mistica del numero che porta sulle spalle ci sono 4 dribbling completati (100% di successo), 1 key pass e 4 palle lunghe (su 5) distribuite con esito positivo. Oltre alla solita dose di classe De Paul non ha fatto mancare il suo generoso apporto difensivo: 7 contrasti vinti su 10, a terra, e 1 passaggio intercettato.

Seko Fofana decisivo

Gioca, corre, lotta, incide: sin qui Seko Fofana ha disputato complessivamente 775 minuti in Serie A e nelle ultime tre partite (Napoli, Juventus, Cagliari) ha sempre avuto un ruolo da titolare nell’undici di Gotti, raccogliendo il massimo del minutaggio (270’). Contro il Cagliari il centrocampista ivoriano ha amministrato il 4.3% del possesso palla friulano attraverso 58 tocchi e 37 passaggi completati su 46 complessivi (precisione: 86%): delle statistiche importanti di per sé, ma ancora più significative se si prende in considerazione il primo tempo, in cui il tasso di precisione era del 96% (23 passaggi su 24 completati). Oltre al gol del definitivo 2–1 la prestazione di Fofana viene arricchita da 5 key passes, 3 palle lunghe distribuite (su 3), dal 100% di successo nei dribbling (5 su 5), da 7 contrasti a terra vinti (su 11 ingaggiati) e, infine, anche 1 passaggio intercettato. (Udinese.it)

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