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Udinese, De Maio: “Sarà bellissimo arrivare allo stadio coi tifosi, vincere e festeggiare tutti assieme”

Il difensore bianconero ha risposto alle domande dei tifosi nella diretta Instagram di Udinese Calcio

Redazione

Il difensore Bianconero ha risposto alle domande dei tifosi nella diretta Instagram di Udinese Calcio

Come trascorri la tua giornata?

La mattina comincio ad allenarmi alle 11 perché è l'orario che usiamo in allenamento. Per il resto ho due bambini che mi tengono molto impegnato durante la giornata.

Qual è il programma del tuo allenamento?

Lo staff ci segue tutti i giorni, ci invia video e il programma settimanale. L'aspetto su cui ci focalizziamo è la forza muscolare per non perdere tono.

Cosa ti aspettavi quando sei arrivato all'Udinese?

A dire il vero non ho avuto il tempo di pensare, l'obiettivo era raggiungere quanto prima la salvezza.

Cosa ti manca di più in quarantena?

Sicuramente la libertà, come per tutti pesa dover stare chiusi in casa, e poi il campo: io vivo di calcio, vado a dormire pensando al calcio, è il mio lavoro.

Che rapporto hai con Nestorovski?

Non sa stare senza di me, ci sentiamo tre o quattro volte al giorno! E' un bravissimo ragazzo, mi piace molto scherzare con lui. Poi adesso ha la famiglia lontana allora cerco di tirargli su il morale. Comunque ho un bellissimo rapporto con tutta la squadra.

Cosa hai provato la prima volta che hai indossato la maglia dell'Udinese?

Ero contento, è una maglia importante, devi portarla per la città intera e onorarla al massimo. Ma anche fuori dal campo rappresento l'Udinese ed è importante portare rispetto verso questi colori.

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Mi piace guardare le Serie Tv, anche se non è facile con due bambini che girano per casa!

Chi consideri il giocatore più forte della squadra?

Non posso dire uno in particolare perché ognuno ha le proprie doti. De Paul ha tecnica, Osaka ha forza, e così per ognuno dei miei compagni.

Cosa vi ha dato in più mister Gotti?

Soprattutto serenità e tranquillità, pochi concetti ma buoni, libertà di gioco. Il suo è stato soprattutto un lavoro di testa.

Quanto sei felice di essere a Udine?

E' un ambiente favoloso, mi manca tanto. Ero spesso il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via. La gente qui poi è perfetta, educata e gentile.

Segui altri sport?

Mi piace il basket, ma giocano a orari complicati per me. 

Cosa pensi di quello che succede, in particolar modo a Brescia che conosci bene

All'inizio è stato difficile perché la mia famiglia viveva lì. Brescia è stata una pagina importante della mia carriera,  sono persone forti.

Come sei diventato calciatore?

Lavorando tanto, è un mix di impegno, sacrificio e la fortuna di trovare le persone giuste nel momento giusto.

Il tuo idolo calcistico da bambino?

Anche se non appartiene al mio ruolo, da piccolo mi incantava Zidane, così elegante e straordinario. Guardarlo era come stare davanti alla vetrina di un negozio di giocattoli.

Una partita a cui sei particolarmente legato?

Il playoff col Brescia  contro il Torino per salire in A e quella col Genoa contro l'Inter che ci ha permesso di raggiungere il sesto posto e accedere così all'Europa League.

E con la maglia dell'Udinese?

La prima contro il Milan è stata bellissima, poi in casa contro il Cagliari e il Napoli e anche il ritorno col Milan in cui abbiamo giocato benissimo.

Cosa auguri ai tifosi?

Innanzitutto la salute, poi di vederli presto allo stadio. Sarà bellissimo arrivare allo stadio tutti insieme, vincere e festeggiare assieme.

 

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