watford e granada

Debacle Granada, l’Eibar stravince 5-1

El Arabi in azione

Il Rojiblancos cadono malamente in terra basca. Una cinquina pesante per i ragazzi di Sandoval che fa ancora più male per l'assenza totale di gioco e di personalità

Jacopo Bravi

Doveva essere il match della svolta. Così non è stato. Contro l'Eibar imbattuto nelle ultime tre partite di campionato, il Granada era chiamato al riscatto dopo un disastroso inizio di 2016. Le aspettative della vigilia erano tante, a questo punto oserei dire troppe. La possibilità di fare bene e di conquistare punti importanti per aumentare il gap dal terzultimo posto era reale. Ma i Nazarì non hanno fatto i conti contro la garra del Club basco, il cui percorso in questa Liga di reale non ha nulla: 33 punti e sesto posto in classifica che varrebbe l'accesso ai preliminari della prossima Europa League.

Sandoval ha provato a mescolare le carte nel pre-gara schierando un attento 5-3-2 per poi disporre i suoi, sin dal fischio d'inizio, con un più quadrato 4-1-4-1. Isaac Success parte largo sulla sinistra lasciando le incombenze da centravanti boa ad Adalberto Peñaranda. L'Eibar scende sul rettangolo di gioco con il consueto 4-4-2. Più che nel modulo la differenza lampante fra le due formazioni è nell'approccio alla gara: i padroni di casa appaiono subito padroni del gioco, pressano ogni giocatore avversario a partire dagli attaccanti Borja Baston e Sergi Enrich. Al Granada manca dannatamente un mediano che sappia impostare il gioco e i difensori sono costretti spesso e (mal)volentieri a lanciare alla cieca in profondità. Gli Armeros dimostrano di non essere a quelle latitudini di classifica per caso al minuto 35 quando un traversone di Keko dalla destra trova tutto solo il giapponese Inui sul limite opposto dell'area piccola; stop e sinistro non irresistibile che batte Andres Fernandez sul suo palo. Centottanta secondi più tardi il Granada capitola ancora ed è ancora una volta Keko l'architetto della rete: l'esterno destro ubriaca un irriconoscibile Biraghi e mette al centro un cross basso che Enrich in estirada trasforma in gol.

Ad inizio ripresa Sandoval rischia un terzo giocatore offensivo togliendo Uche e inserendo El Arabi. Peñaranda si allarga a sinistra e il marocchino va a prendere il suo posto come unica punta. Al 65' è proprio del neoentrato la marcatura che può dare la scossa al Granada. Papera della difesa dell'Eibar che non spazza un filtrante di Success indirizzato a Peñaranda e che arriva sui piedi del venezuelano; Riesgo esce dai propri pali nel disperato tentativo di bloccare l'avversario ma viene girato e battuto da El Arabi lesto anche nel rubare la sfera al proprio compagno e a depositarla nella porta sguarnita. Piove ad Ipurua e prendere la scossa con i piedi zuppi d'acqua può fare male. I Rojiblancos si sbilanciano troppo, saltano gli schemi e l'Eibar si insinua come lama bollente nella burrosa difesa ospite. Nell'arco di dieci minuti vanno a segno di nuovo Sergi Enrich e due volte Borja Baston. Non bastasse l'onta di uno schiaffo a piena mano come questo, nel finale Penaranda è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un probabile risentimento agli adduttori e Biraghi si prende il giallo che lo costringerà a guardare dalla tribuna il match di sabato contro il Getafe.

Sarà una settimana di passione dalle parti del Los Carmenes. La prossima gara di campionato pare già essere un'ultima spiaggia per Sandoval vista la situazione societaria avvolta nella nebbia, il gioco che latita a venire fuori e le possibili e probabili defezioni appena espresse. Tornerà disponibile Ruben Rochina (unico con una parvenza di "idea di gioco") dopo il turno di squalifica per somma di ammonizioni ma sono certo che non potrà essere abbastanza per risollevare le sorti di una squadra che dovrà sudarsi la permanenza nel massimo campionato spagnolo mai come quest'anno.

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