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Watford, le prime parole di Mario Suarez

Il neoacquisto del Watford ha parlato ieri in conferenza stampa riguardo al suo trasferimento, ai trascorsi con Quique Sanchez Flores e alle aspettative di questa avventura d'oltremanica.

Jacopo Bravi

Primi sorrisi, primi autografi, prime foto e prime strette di mano. É stata una giornata speciale quella di ieri per Mario Suarez, una giornata che lo ha visto approdare dalla Fiorentina al Watford con la firma di un contratto quadriennale (valore del trasferimento attorno ai 5,5 milioni di euro). Troppo poco lo spazio trovato dal mediano madrileño con la Viola (13 presenze e 1 gol) e da qui la volontà e la necessità di nuovi stimoli e di una nuova esperienza. La chiamata di Quique Sanchez Flores, come si dice in questi casi, "cascata a fagiolo" per Suarez che non ha esitato un attimo alla possibilità di rincontrare un allenatore per cui ha già lavorato con la camiseta dell'Atletico Madrid nella stagione 2010/11:

"Flores è un signor allenatore. Ovunque è andato - Getafe, Valencia, Atletico Madrid - ha sempre svolto un lavoro egregio lasciando un bel ricordo e tutti voi potete vedere quanto sta costruendo con il Watford. É un ottimo punto di partenza il fatto che lui conosca me e che io conosca lui. Dovrò lavorare sodo per poter dare il massimo di me alla bellissima stagione che il mister e i miei nuovi compagni stanno vivendo".

"Sono allettato dall'idea di iniziare ad allenarmi subito con la squadra, voglio giocare e far bene davanti ai nostri tifosi nel nostro bellissimo stadio. L'Inghilterra è la patria del calcio, qua si vive per quello,  e sono onorato di poter giocare in questo campionato".

Mario Suarez trova un Watford - neopromosso ricordiamo - che "siede" al decimo posto nella classifica di Premier League e con un posto appena conquistato agli ottavi di finale di FA Cup. Ha potuto visionare i recenti match giocati dalla squadra ed è rimasto colpito dal carattere che i Golden Boys hanno sfoggiato alla vigilia del suo arrivo in Inghilterra:

"L'anno scorso gli Hornets erano in Championship, ora sono a metà graduatoria nella massima competizione nazionale e possono ancora migliorare. Quando guardi una partita del Watford vedi un team unito, dove tutti lottano dal primo all'ultimo giro di orologio. Nessun giocatore è più importante della totalità della squadra. É una cosa che amo e che, sin da subito, mi ha fatto propendere verso questa destinazione. Ho già avuto modo di parlare con Quique. Mi ha parlato dell'organizzazione societaria, dell'idea che qua si ha del calcio e egli obiettivi che il club si è prefissato. Ho avuto subito chiara in testa l'idea di vestire questi colori"

Anche il capitano del Watford Troy Deeney ha voluto "twittare" il benvenuto a Mario Suarez. Il siparietto nato è stato davvero simpatico.

(foto:twitter.com/MarioSuarez4)

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