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Watford, tonfo inatteso a Southampton

Irriconoscibili gli Hornets che perdono nettamente ed escono ridimensionati dal turno infrasettimanale di Premier League. Per il Southampton un gol per tempo messo a segno da Long e Tadic

Redazione

Ritorno in Premier League amaro per il Watford. Dopo il weekend di FA Cup, la formazione inglese è scesa in campo questa sera per l’insidiosa trasferta sulla costa Sud contro il Southampton di Ronald Koeman. Gli uomini di Sanchez Flores in campionato sono riusciti ad andare a punto in sette partite su nove giocate lontano dal Vicarage Road: “È un Watford diverso, molto maturato rispetto allo 0-0 dell’andata. Lasciamo Londra convinti di vincere e consapevoli delle nostre qualità” aveva dichiarato il tecnico spagnolo alla vigilia di questa sfida. I Saints, dal canto loro, non stanno vivendo un momento particolarmente positivo avendo vinto una sola volta negli ultimi sei match disputati (4-0 casalingo all’Arsenal nel Boxing Day).

Si accendono i riflettori al St Mary’s con le formazioni che si sistemano sul rettangolo di gioco in maniera speculare. Entrambi i tecnici optano per il 4-2-3-1. La gara stenta a decollare perché le due compagini si studiano attentamente senza lasciare scoperti i fianchi. Il primo sussulto, però, è di quelli che lasciano il segno: al minuto 17 Targett lascia partire un traversone liftato che trova al centro dell’area Shane Long; la punta nazionale irlandese sfoggia il suo marchio di fabbrica e batte Gomes con una pregevole frustata di testa in tuffo. Grandi meriti all’attaccante ma i demeriti vanno tutti a Britos che regala quel mezzo metro che risulta letale per il risultato. Su Southampton (e sugli Hornets) si abbatte un acquazzone biblico. Heurelho Gomes, in versione Noè, salva i suoi in due frangenti. Nel primo è bravo ad aspettare in piedi il destro di Mane e a mettere la mano di richiamo per deviare la sfera in corner. Nel secondo si oppone di pugni ad un destro defilato del solito Long. Il Watford è frastornato e non riesce ad imbastire un’azione degna di nota per tutto il primo tempo. Bomber Ighalo è troppo isolato e, mal servito dai compagni (Abdi e Capoue due ectoplasmi), non riesce ad entrare in partita.

Nella ripresa entrano Anya ed Ibarbo per il Watford. Il filo conduttore della partita però non cambia. Sono sempre i biancorossi di casa a tenere il pallino del gioco costringendo gli ospiti nella loro metacampo. Fioccano le occasioni per il Southampton sempre con Manè e Long sugli scudi. Lo stesso Sadio Mane viene sostituito da Tadic al 71’ senza riuscire a coronare una prestazione maiuscola segnando un gol che avrebbe davvero meritato. A Koeman va però il merito di aver azzeccato la sostituzione perché a Tadic bastano 120 secondi per infiammare il St Mary’s per la seconda volta: Prödl mette in mostra tutta la sua legnosità, Anya non gli da una mano e il fresco attaccante serbo ha gioco facile nello spingere il pallone in fondo al sacco. L’unico tiro da parte degli Hornets verso la porta difesa da Forster lo registriamo all’84’ ed è opera del nordirlandese Craig Cathcart. Il Southampton si limita a gestire il possesso palla nei minuti finali della gara supportato dagli “olè” del pubblico di casa e condanna il Watford alla terza sconfitta consecutiva in campionato. Se per le prime due gli alibi si chiamavano Tottenham e Manchester City in questo frangente le scuse per una prestazione così scialba sono davvero poche. Lunedì ci sarà un’altra trasferta insidiosa per i gialloneri. Con lo Swansea non è più permesso sbagliare.

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