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Europeo – Del Piero: ”Quest’Italia può puntare in alto”

Del Piero

Alessandro Del Piero, sulle pagine del Corriere della Sera, ha parlato della nostra Nazionale in vista degl Europei

Redazione

Manca sempre meno all'inizio di Euro 2021. Domani, l'Italia affronterà la Turchia nella gara d'esordio. Tutti gli italiani aspettano questo momento da ben cinque anni. Dopo la delusione del Mondiale 2018, hanno voglia di tornare ad esultare e a sognare insieme agli azzurri. Nel corso della sua storia, l'Italia ha vinto solamente un Europeo, nel 1968. E’ passato tantissimo, anzi troppo tempo. Sarà questo l'anno buono? Alessandro Del Piero, campione del mondo nel 2006, ha parlato al Corriere della Sera della Nazionale guidata dal ct Roberto Mancini. Queste le sue dichiarazioni.

EURO 2020 – ''Secondo me la grande favorita è la Francia. Se si guarda la formazione titolare, pare una selezione “all star”. Dietro metto due incompiute, finora, di talento, alla ricerca del primo successo: Belgio e Inghilterra''.

ITALIA – ''Dipende da come si comporrà il tabellone, perché in un torneo come questo conta parecchio. Comunque credo che  puntare alla final four a Wembley sia un obiettivo possibile''.

NAZIONALE – ''Mi piace molto questa Nazionale perché crede in quello che fa, prima di tutto. È un vero gruppo, tirano tutti dalla stessa parte, sanno che nessuno è una stella che può togliere gli altri dai guai e portarli alla vittoria: per arrivarci devono farlo insieme. Le grandi Nazionali di cui ho fatto parte avevano queste caratteristiche''.

VITTORIE – ''È vero che l’Italia ha sempre vinto quando aveva intorno critiche e perplessità, basti pensare all’82’ o al 2006, però il punto non è tanto l’ambiente intorno ma quello che c’è dentro la squadra. E mi pare che tra gli azzurri ci sia ciò che serve per puntare in alto''.

PROTAGONISTA – ''Spero non ci sia. Questa è una Nazionale che deve vincere da squadra, come noi nel 2006. Non vedo il Paolo Rossi dell’82’, anche se mi auguro che qualcuno oggi possa rivivere quel sogno. Vedo tanti giocatori importanti, ben più dell’undici titolare''.