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Premier League pronta a ripartire, possibile ok l’8 maggio

Redazione

Gare in campi neutri, tamponi alle squadre due volte a settimana, mascherine in allenamento, niente più sputi

La Premier League è pronta a ripartire. Dopo quattro ore di riunione in call conference, i dirigenti dei 20 club hanno confermato all’unanimità la volontà di riavviare il campionato e di giocar le ultime 92 gare. Ma l’ultima parola per quanto riguarda la ripresa del campionato spetta al meeting dell’8 maggio, il giorno successivo all’annuncio del governo britannico sulla questione del blocco totale del paese.

Nelle trattative tra lega e governo per la possibile ripartenza, fondamentale sarà l'approvazione del Project Restart, il documento con le linee guida che i club dovranno rispettare e che prevede i seguenti sette punti:

1)Gare a porte chiuse in impianti neutri e che garantiscano la maggior sicurezza possibile.

2) Due tamponi settimanali per squadre – giocatori, staff tecnico, inservienti – arbitri e addetti ai lavori in generale. Ipotesi che potrebbe suscitare forte dissenso nell'opinione pubblica visti gli elevati costi, oltre 4 milioni di euro, così come destinare una parte importante degli esami del Covid-19 alle squadre di calcio seguendo una corsia preferenziale.

3)Sanificazione continua degli ambienti, dagli spogliatoi ai palloni.

4) Protocollo di sicurezza negli allenamenti: gruppi di giocatori di massimo cinque unità; sedute a rotazione; uso delle mascherine – ci sono aziende che stanno preparando quelle speciali per gli sportivi -; divieto di uso degli spogliatoi e dei servizi igienici nei centri tecnici; quarantena obbligatoria per i calciatori al rientro dall’estero.

5)Vietato sputare, compresi gli “spruzzi” dopo aver bevuto l’acqua o gli integratori, in allenamento e partita.

6)Divieto ai calciatori di sottoporsi ai massaggi se non dietro precisa concessione da parte del club.

7) Obbligo di parcheggiare le auto nei centri tecnici a tre spazi di distanza l’una dall’altra.