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Primavera, Vasko ha le idee chiare: lavoro per arrivare in alto

Il centrale slovacco classe '99 sta facendo la differenza nella formazione di Mattiussi: "Udine rappresenta l'ambiente ideale per crescere". Intanto la squadra è quarta in classifica e sabato mattina riceverà il Benevento a Codroipo

Castellini Barbara

Mentre i "grandi" faticano e rincorrono con frenesia punti-salvezza, la Primavera di Luca Mattiussi sta entusiasmando grazie a prestazioni convincenti e risultati positivi. Ancora imbattuti - finora sono state tre le vittorie e due i pareggi -, i giovani bianconeri si stanno preparando per il prossimo match casalingo (in programma sabato alle 11 a Codroipo contro il Benevento), con l'obiettivo di consolidare o migliorare il quarto posto attuale. Tra i giovani più interessanti spicca il difensore centrale classe '99 Filip Vasko, prelevato in estate dal Kosice (leggi qui) e destinato a diventare uno dei papabili per la "promozione" in prima squadra.

Vasko, come si sta trovando nell'Udinese?

Sto molto bene, sono molto contento di essere qui, perchè l'Udinese rappresenta una buona opportunità di crescita per me.

La squadra ha iniziato molto bene il campionato. Quali sono i vostri obiettivi per questa stagione?

Innanzitutto desideriamo rimanere tra i primi quattro. Ogni settimana scendiamo in campo per vincere. Credo che questa sia una buona squadra, che possa anche ambire alla vittoria del campionato.

Come si sta trovando con mister Mattiussi?

Mi ha aiutato appena sono arrivato, sia con la lingua (Filip al momento parla solo slovacco e inglese, ndr), sia sul modo di giocare. Mi trovo bene con lui.

Quali sono le principali difficoltà che ha incontrato in questi primi mesi?

Il calcio è decisamente più veloce e più duro rispetto in Slovacchia. Devi sempre dare il massimo, la concorrenza è maggiore.

Ha ricevuto qualche suggerimento da Danilo, Felipe o altri "big"?

Parlo spesso con Felipe. Alle volte mi alleno con entrambi, mi aiutano molto quando c'è qualcosa che non capisco. Mi dicono spesso di guardare dietro, di vedere se ci sono spazi liberi, controllare sempre l'area.

Molti addetti ai lavori la considerano come uno dei prospetti destinati ad arrivare in prima squadra. E' questo il suo personale obiettivo?

Certo, già è molto importante riuscire ad allearsi con la prima squadra. Adesso sto lavorando duro anche per questo.

Qual è, in generale, il giocatore al quale si ispira?

Gioca nel Real Madrid, è Raphael Varane. E mi piace molto anche Sergio Ramos. Sono loro i miei idoli.

Lei proviene dalla Slovacchia. Ma qual è la situazione attuale per quanto riguarda il calcio?

Di sicuro non è a livello di quello italiano. Sono cresciuto nella Primavera del Kosice ed è stata un'esperienza importante, ma credo che essere qui ora sia la cosa migliore per continuare a crescere.

Ha già collezionato diverse presenze con la nazionale slovacca Under 17. Il suo sogno è arrivare nella nazionale maggiore?

Certo, la nazionale rappresenta la cosa più importante. Ogni volta che vengo convocato con l'U17 sono felice, è motivo di grande orgoglio indossare e difendere i colori del mio Paese.

Conosce altri giocatori slovacchi che militano attualmente in serie A?

Sì, ho due amici che stanno giocando in Italia. Si tratta di Milan Skriniar della Sampdoria e Denis Petro della Primavera della Lazio.

E, infine, qual è l'attaccante più difficile da marcare?

Per me, è difficile marcare gli attaccanti piccoli e veloci, perchè sono piuttosto alto. Preferisco trovarmi davanti il classico centravanti.

 

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