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Udinese | Amoroso: “In Italia si costruiscono macchine. In Brasile è diverso”

Tifosi Udinese
Il figlio di Marcio Amoroso ha parlato in un'intervista rilasciata a GOAL, soprattutto della sua esperienza nelle giovanili dei friulani

Redazione

La squadra bianconera si gode qualche altro giorno di vacanza prima della ripresa. Il mister Andrea Sottil ha dato un vero e proprio via libera e da domenica scorsa i giocatori non impegnati con le nazionali, possono godersi un po' di meritato riposo. Queste prime quindici giornate sono state molto intense per tutta la squadra ed anche le ultime prestazioni lo confermano. Questo grazie anche alla programmazione e alle scelte ponderate prese in estate che hanno portato talenti interessanti in quel di Udine. In più c'è il settore giovanile che da sempre consegna alla prima squadra giovani di grande prospettiva come lo stesso Pafundi.

Proprio di questo, il giovane Matteo Amoroso, figlio dell'ex Udinese Marcio Amoroso, ha parlato in un'intervista rilasciata a GOAL, raccontando della sua esperienza nelle giovanili dell'Udinese. "All'Internacional quest'anno ho giocato ala: quando ero all'Udinese ho capito molto dal punto di vista tattico, quindi quando sono arrivato qui ho avevo una capacità di lettura di situazioni diverse rispetto ai miei compagni di squadra". 

Le parole di Amoroso

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Il piccolo calciatore è andato giù pesante nell'analisi, soffermandosi su un punto chiave della crescita dei giovani nel nostro calcio: "In Italia si pensa a costruire giocatori che sembrino delle macchine, pensando agli aspetti tattici e fisici, a differenza del Brasile, dove si privilegia la tecnica". Quella tecnica che è alla base di ogni grande giocatore.  Cambiando rapidamente discorso, non perdere tutte le dichiarazioni del bomber portoghese Beto. Il racconto di tutta la sua carriera <<<