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Rodrigo De Paul, protagonista a Lecce e con l'Udinese che finalmente torna a vincere e ritrova il suo giocatore più rappresentativo. Tecnicamente mai in discussione, il problema era tattico: oggi da centrocampista offensivo, o mezzala, sembra poter riuscire a essere utile più che mai. Ma il suo pensiero è anche altrove, lui pensa comunque in grande. A Lionel Messi che secondo Don Rodrigo quello che fa in campo di solito sorprende tutti, non solo quelli che sono a casa a guardare la televisione, ma anche i suoi rivali e compagni di squadra, come lo stesso bianconero suo compagno di squadra in Nazionale, che al quotidiano Olé, descrive così: "No, non puoi fare le cose che fa lui. Lo guardi, in campo spesso lo guardo ma non per copiarlo, solo per seguirlo. A volte la cosa sorprendente è che non sbaglia mai. Una volta ho chiesto a Juan Musso come potrebbero essere in grado di fermarlo e lui mi ha detto: "Semplicemente non ti mostra mai come tira"".
De Paul ha raccontato com'è condividere la stanza dei ritiri con Nicolás Otamendi e Messi e con Kun Agüero: "I primi due giorni quando siamo andati a fare colazione mezzi addormentati i poliziotti sono scappati perché c'era sempre qualcuno che correva per cercare di raggiungerli. Ho preso perfino spavento! Ho detto: "Leo, non torno da te in camera mai più!".
Quindi il presente e il futuro: "Oggi se Leo ci dice di "metterci nella testa che diventeremo campioni dell'America", ci metteremo nella testa questo perché ci ha convinto solo con la sua parola e con il suo lavoro. Ci ha mostrato che voleva crescere con noi. Il mio gol più bello con l'Udinese? Quello alla Roma".
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