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News Udinese – Domani c’è il Milan: l’analisi sui rossoneri di Pioli

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L’Udinese dopo la vittoria sulla Fiorentina meno di 48 ore fa domani sera alle 20.45 andrà a “San Siro” ad affrontare il Milan di Pioli

Redazione

L’Udinese dopo la vittoria sulla Fiorentinameno di 48 ore fa è subito chiamata a fare gli straordinari e preparare il prossimo match, quando domani sera alle 20.45 andrà a “San Siro” ad affrontare il Milan di Pioliper la giornata numero sei del girone di ritorno di serie A. Contro avrà, come detto, i rossoneri secondi in classifica. Fin qui hanno raccolto 52 punti e se c’erano dei segnali di crisi, con ben quattro sconfitte nel 2021 in campionato (più una in Coppa Italia), dopo averne raccolte solo due in tutto il 2020, ci si è ricreduti subito con la vittoria di Roma per 1-2 domenica sera. Una vittoria legittima, a fronte di un match dominato e giocato da grande contro i giallorossi di Fonseca. Certo, magari una rondine non fa primavera, e serviranno prove nelle ultime uscite, ma si tratta di una compagine naturalmente superiore. A dire il vero, il Milan, ha faticato anche in Europa League, passando il turno contro la Stella Rossa solo con due pareggi e la rete in trasferta. Per il resto però parliamo di una squadra di primissimo piano, con individualità come Donnarumma, Theo Hernandez ed Ibrahimovic. Questi sono gli autentici fuoriclasse dei meneghini, ma anche Kessiè, Calabria, Romagnoli, Calhanoglu sono calciatori di livello assoluto. Qualcuno magari più appannato degli altri, ma fondamentali per l’organico rossonero. L’Udinese dovrà sperare in una serata non fortunata ed essere a sua volta in palla. D’altro canto qualcuno in casa Milan non è al meglio per problemi fisici come Calhanoglu. Mentre Ibra, su cui pendeva comunque l’incognita di Sanremo, con questo impegno in più magari motivo di distrazione, non ci sarà a prescindere a causa dell’infortunio che lo terrà fuori almeno tre settimane.

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LA CHIAVE TATTICA – Il Milan gioca con un 4-2-3-1, si cerca il gioco verticale ma soprattutto la spinta dei terzini. Theo Hernandez è un treno, spesso goleador. La fisicità di Kessiè, il dinamismo di Calhanoglu la cui ricerca della verticalità è data dalle proprie giocate. E se la difesa concede qualcosa ci pensa Donnarumma a calare la saracinesca.

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