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Udinese – La parabola di Lovric: da “piccolo Modric” a grande della mediana

Lovric
Altro grande capolavoro di mercato dei friulani che hanno individuato nello sloveno l'uomo giusto per guidare il centrocampo bianconero

Redazione

Fiuto, programmazione e un pizzico di incoscienza. L'impresa Udinese è tornata prepotentemente sotto i riflettori del calcio italiano e questo lo deve soprattutto alle idee di mercato del capo scouting Andrea Carnevale e di una vecchia volpe come Pierpaolo Marino, oltre ovviamente all'eccelso lavoro svolto sul campo dal tecnico Andrea Sottil. L'anno scorso, i friulani, tirarono fuori dal cilindro il talento portoghese Beto, già 4 gol quest'anno in serie A. Quest'estate, invece, il direttore e il suo staff hanno deciso di puntare le loro fiches su Jaka Bijol e Sandi Lovric. Entrambi sloveni, sono sicuramente tra le sorprese più positive di questa squadra.

Il primo è stato acquistato dal Cska Mosca per poco più di 2 milioni di euro, il secondo è un vero e proprio colpo di genio dell'area scouting bianconera. L'Udinese l'ha bloccato a febbraio, quando il centrocampista ha deciso di non rinnovare il proprio contratto in scadenza con il Lugano. Il piccolo Modric (chiamato così in onore del suo idolo calcistico)  è divenuto presto fondamentale nello scacchiere tattico di Sottil, grazie alla sua capacità di verticalizzazione e fluidità nella manovra. Il suo apporto ha sgravato Walace dal compito d'impostazione e lo ha reso ancora più efficace in copertura. Sicuramente un colpo azzeccato.

L'ascesa del "piccolo Modric"

Un'ascesa rapida che non sorprende, il centrocampista sloveno classe 1998, nato a Lienz da padre croato (allenatore della squadra della città) e mamma bosniaca, è sempre stato un grande talento, come dimostra la comparsa del suo nome nella lista dei 50 migliori prospetti stilata nel 2014 dal prestigioso giornale inglese Guardian. Lovric aveva solo un bisogno di un club che gli regalasse una vetrina prestigiosa come la Serie A. Il primo passo verso il salto in una big. Altro motivo per i grandi club di imparare dal modo di lavorare dell'Udinese, capace di scovare talenti senza bisogno di tirare fuori cifre esorbitanti e senza regalare contratti faraonici. Cambiando rapidamente discorso, non perdere tutte le ultime sul mercato. Torna il mal di Brasile per Walace <<<