Gli ultras rossoblù non volevano essere accompagnati, preferendo lasciare la città da soli: per questa ragione si sono verificati scontri violenti e disordini a Udine, nei pressi dello stadio, tra circa 150 tifosi rossoblù e le forze dell'ordine. Le immagini delle telecamere sono state analizzate per identificare i coinvolti. Un tifoso, noto per essere in evidente stato di ebbrezza secondo quanto riferito da chi era presente, ha rifiutato di salire sul mezzo scortato dagli agenti dopo la partita, scatenando in pochi istanti il caos: ha deciso di allontanarsi da solo e molti lo hanno seguito, dando origine a una sorta di rivolta nella zona riservata ai tifosi avversari dell’Udinese.
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Udinese News – Disordine e scontri tra ultras e polizia: il punto attuale
Dopo il termine della partita, non ci sono stati scontri con i tifosi friulani. Tutto è andato bene fino al momento di salire sui pullman, con le forze dell’ordine pronte a scortare i rossoblù fuori città, come accade normalmente in queste situazioni. Tuttavia, uno degli ultras si è rifiutato di salire, esprimendo il desiderio di andare via per primo con il furgone di un altro gruppo, e molti si sono immediatamente uniti alla sua protesta: volevano uscire da soli, non gradivano la scorta. È iniziata una discussione. Inizialmente solo verbale, poi è degenerata in un violento scontro. In pochi attimi si è scatenato il caos: ci sono stati scontri fieri con le forze dell'ordine, che sono durati a lungo. Gli ultras avrebbero lanciato qualsiasi cosa, in particolare bottiglie e petardi.
Tutto questo è accaduto all'interno della 'gabbia' nella zona esterna della Curva Sud. Alla fine, le forze dell’ordine sono riuscite a far entrare i tifosi sul pullman, e i mezzi hanno finalmente iniziato a muoversi. Tuttavia, sulla strada di ritorno, già al di fuori della provincia, gli ultras rossoblù si sono fermati in un autogrill. Successivamente sono scesi e si sono coperti il volto con cappucci e altro.
Gli agenti che li scortavano, però, hanno riconosciuto la situazione e, intuendo le intenzioni degli ultras e prevenendo possibili disordini, pure loro sono scesi, costringendo i tifosi a risalire sul pullman. Il viaggio verso Bologna è così continuato senza ulteriori inconvenienti o disordini.
Le indagini su quanto è accaduto sono in fase di svolgimento: gli investigatori stanno esaminando le registrazioni delle telecamere di sicurezza nella zona circostante lo stadio, in particolare quelle relative agli scontri avvenuti vicino alla Curva Sud, per riuscire a identificare rapidamente i responsabili delle tensioni con le forze dell’ordine di quella sera. La situazione è gestita dalla Questura di Udine. Nelle settimane a venire verranno emessi i primi Daspo e non si esclude la possibilità di misure più severe, come eventuali denunce.
Durante le cariche avvenute sabato, cinque carabinieri e due poliziotti hanno richiesto assistenza al pronto soccorso per leggere contusioni. La centrale operativa della Sores Fvg, presente con vari mezzi nel luogo, non ha invece riportato interventi per prestare soccorso ai tifosi coinvolti negli scontri. Così, si è conclusa in modo negativo una partita che aveva portato molta felicità ai tifosi rossoblù giunti nella città friulana.
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