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Udinese in progresso, ma work in progress

FOTO Udinese.it

L'Udinese migliora, ma il lunghissimo mercato fa sì che la rosa non sia ancora definita e quindi omogenea e compatta.

Redazione

L'Udinese progredisce, ma senza le cessioni è ancorata ancora a vecchi moduli, anche se Tudor sta provando varianti, davanti con De Paul che se dovesse rimanere (più passano i giorni, meno sono le possibilità di un suo addio) sarebbe uno dei due trequartisti che il modulo prevede dietro a Lasagna o Nestorovski - LEGGI QUI -.

Contro gli arabi nel test generale che porterà alla sfida di Coppa Italia col Sudtirol si sono viste buone cose, ma ancora poca concretezza davanti e qualche piccola sbavatura dietro,  anche se i progressi sembrano buoni se solo si pensa a quanto visto a luglio nelle prime uscite. (A proposito, per i naviganti: sottovalutare i trentini rischierebbe solo di far fare una brutta figuraccia all'esordio, sia bene inteso).

Ma manca qualcosa al di là delle uscite. Serve un laterale sinistro e la società spera in Zeegelaar, ma l'ingaggio sembra essere l'intoppo con l'olandese tornato al Watford dopo il prestito di sei mesi dello scorso anno. Se non si riuscisse in questa trattativa "in casa" servirà gettarsi all'estero, magari in Argentina dove dicono che Janson rimane nell'orbita bianconera. Poi servirà capire la posizione di Pezzella, da tempo con il trolley da viaggio in una mano e il borsone dell'Udinese nell'altra. Se rimanesse potrebbe dire la sua, ma da solo comunque non  basterebbe: quella fascia ha bisogno di giocatori di ruolo non 'adattati'.

La difesa a tre non convince da anni, il dibattito da quelle parti è sempre aperto e i lettori sanno che non la apprezziamo: ma serve anche capire che Tudor con questa rosa ha poche possibilità di provare alternative, per cui la crescita di De Maio, Ekong, Becao, Opoku e magari la riscoperta di Sierralta e Samir con Nuytinck a completare la linea potrebbe bastare. Anzi, a pensarci sono troppi: una insana concorrenza potrebbe essere il primo nemico di una squadra che deve essere compatta prima di tutto nello spogliatoio.

Il mercato è lungo, purtroppo due giornate si giocheranno con le voci che incomberanno e ci si chiede cosa spinga la Lega calcio a fare certe scelte. Ma così è, per cui c'è tempo per ogni situazione, anche se sarebbe bene cominciare la stagione con la rosa chiara e i giocatori già calati nella parte.

Per adesso quindi avanti così: migliorare la difesa, migliorare la fase conclusiva e iniziare a trovare velocità di manovra. Non è poco, ma la strada è a senso unico.

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