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Calciomercato Atalanta – Percassi: ”Ecco chi sono gli incedibili”

Antonio Percassi

Antonio Percassi è intervenuto ai microfoni de L'Eco di Bergamo dove ha detto la sua sul calciomercato dell'Atalanta

Redazione

Passano gli anni e l'Atalantaè sempre più una realtà solidissima del nostro campionato. Il merito, oltre che di Gasperini e dei giocatori, è anche di una dirigenza organizzata e presente. Infatti, dietro ai successi del club bergamasco, c'è un lavoro di programmazione incredibile, senza il quale sarebbe difficile ottenere grandi risultati. Il presidente dei nerazzurri, Antonio Percassi, è intervenuto ai microfoni de L'Eco di Bergamo, dove ha parlato degli obiettivi di calciomercato e degli incedibili. Queste alcune delle sue dichiarazioni:

Rimanere competitivi

''Vogliamo assolutamente restare competitivi. Proveremo a migliorare la squadra. Ho chiesto un paio di nuovi acquisti, come l’estate scorsa con Romero e Pessina".

Migliorare la rosa

''Se si creano condizioni irrinunciabili un sacrificio si può fare. Non vendere, ma acquistare non è equilibrato. In caso di partenza di qualche giocatore, ci faremo trovare pronti e lo sostituiremo in modo adeguato, a prescindere dagli inserimenti. E poi il mister non vuole 30 giocatori, proveremo a migliorare l'11 titolare".

Obiettivo difensore

''Io calcisticamente prenderei subito un difensore. Tomiyasu? Non lo so, non faccio nomi. Futuro portiere? Gollini per me è un buon portiere e un bravo ragazzo. Poi dipende dal mercato. Ma questo vale per tutti".

Gli incedibili

"Da tre anni siamo la squadra con il miglior attacco di Serie A. E io vorrei ricominciare domani per scoprire il futuro di Miranchuk. Ilicic è un valore aggiunto del club, non so se andrà via. Per me restano tutti: Muriel, Zapata, Ruslan. Loro sono incedibili".

Gasperini

''Gasperini ha ancora altri tre anni di contratto, qui può restare per sempre. Ad oltranza. Non so perché me lo chiedete sempre...''.

Cessione Papu Gomez

“Su Gomez ha avuto ragione il mister. Gasperini  replicava ai nostri timori per la sua partenza dicendoci: “Ma ora diventeremo più forti…”. Lui non aveva il minimo dubbio. Non era per niente preoccupato''.