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Notizie Atalanta – Romero: ”Qua sono migliorato molto, spero nel riscatto”

Romero

Il difensore argentino dell'Atalanta si è raccontato in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Sportweek

Redazione

Cristian Romero è reduce da una stagione straordinaria in cui è stato eletto dalla Lega miglior difensore della Serie A. Non a caso, sono già arrivate le prime richieste, con il Manchester United che si è spinto fino ad offrire 45 milioni di euro. Cifra ritenuta troppo bassa dall'Atalanta: l'argentino vale sessanta milioni. Dopo aver guadagnato la qualificazione alla prossima Champions League, il classe '98 è focalizzato sulla Copa America con l'Argentina. Il gioctore nerrazzuro, nell'attesa di scendere in campo, si è raccontato in una lunga intervista ai microfoni di Sportweek. Queste le sue principali parole.

L'ADDIO AI BIANCONERI – ''Quando l’estate scorsa i bianconeri hanno cambiato allenatore, ho capito che sarebbe stato difficile restare: ci speravo, ma c’erano tanti difensori centrali, gente con un grande nome: Bonucci, Chiellini, De Ligt… Ho chiamato il mio agente, e gli ho detto di cercare un'altra opzione per me perchè non volevo perdere un anno stando fermo. A me non serve giocare cinque o sei partite a stagione. Sono giovane, per crescere ho bisogno di giocare, non voglio rimanere in panchina''.

GASPERINI – ''Ringrazierò per sempre ilGenoa perché mi ha portato in Italia e mi ha dato fiducia, ma lì ho giocato per non retrocedere e ho cambiato sei allenatori in due anni: così diventa difficile crescere. Gasperini, se lo ascolti e ti alleni bene, ti sta dietro passo dopo passo e ti fa migliorare sotto ogni aspetto. Prima di conoscere lui ero tatticamente un disastro, non capivo niente. Oggi mi sento più maturo, più in fiducia, tanto che in campo mi permetto pure qualche consiglio ai compagni. E quest’anno sono diminuiti i gialli presi''.

ATALANTA – ''Per poter giocare nell’Atalanta prima di tutto bisogna stare in condizione perché c’è tanto da correre. A noi piace giocare nella metà campo avversaria, per far questo la squadra sale e dunque saliamo anche noi difensori. Quando gli avversari si chiudono cerchiamo la superiorità numerica portando avanti uno dei tre che stanno dietro: dunque, a turno, io, Toloi, Palomino o Djimsiti. Però, alla fine, il nostro compito resta quello di difendere e di far giocare male gli attaccanti''.

RISCATTO – ''Aspetto che il presidente Percassi mi dica: ''Romero, sei nostro''. Spero che arrivi presto questa bella notizia''.

COPPA ITALIA – ''Per vincere ci manca l’episodio a favore. Ma manca poco. Di vincente abbiamo la mentalità e il campionato straordinario fatto e la finale di Coppa ci hanno portato altra esperienza. Se questo gruppo si conserva com’è, può solo migliorare''.