Uno dei giocatori più rappresentativi dell'Udinese dei primi anni '90 ha parlato del momento della sua ex squadra. Stiamo parlando di Nestor Sensini che ha visto l’Udinese pareggiare una volta e vincere poi cinque partite di fila da quando è atterrato in Italia insieme alla moglie ad inizio agosto. Lo storico terzino bianconero ha rilasciato una lunga intervista al Messaggero Veneto. Eccone alcuni estratti.
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Udinese | Sensini: “Pereyra in quel ruolo è il più difficile da marcare”
Sensini ha iniziato la chiacchierata parlando del momento dei friulani: "La squadra è cambiata poco, ci sono al massimo un paio di titolari che sono stati inseriti. Poi va detto che Deulofeu non è quello delle prime due partite e che il recupero di Beto ha contato tanto". L'attaccante portoghese ha siglato di fatto 4 gol nelle ultime 5 partite.
Il nuovo ruolo del Tucu
Sensini ha poi proseguito parlando del nuovo ruolo del suo connazionale, Roberto Pereyra, lui che lo ha visto crescere con indosso la banda rossa: "Il Tucu quel ruolo lo faceva da ragazzo nel River Plate. Sottil è stato bravo a metterlo sull’esterno dicendogli di concentrarsi dalla metà campo in avanti e poi buttarsi in mezzo dove risulta più difficile marcarlo. Pereyra non scende mai sulla linea dei difensori e infatti oggi l’Udinese si difende a quattro e poi in possesso passa a tre. Tanti si chiedono se possa reggere tutta la stagione: sì, e proprio perché non gli vengono chiesti grandi compiti difensivi". Infine una chiosa su dove possa arrivare la sua ex squadra in questo campionato pazzo, a causa del Mondiale, e se possa davvero puntare all'Europa: "È ancora un po’ presto. Secondo me la squadra deve prima di tutto tenere i piedi per terra e continuare a pensare a una gara alla volta. Sarà importante soprattutto quando arriverà il momento in cui le cose non verranno semplici e fluide come adesso". Cambiando completamente discorso, non perdere tutte le ultime sul mercato bianconero. Il punto sulle trattative <<<
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