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Udinese, De Biasi: “Che rimpianti in Friuli. De Paul? Deve andare”

De Paul al centro delle vicende di calciomercato

Gianni De Biasi è tornato a parlare di quando allenò l'Udinese. Di quel periodo rimangono soprattutto i rimpianti

Redazione

UDINE - L'ex allenatore dell'Udinese ed ora commissario tecnico dell'Azerbaigian, Gianni De Biasi, è tornato a parlare del suo periodo sulla panchina bianconera. Il CT avrebbe voluto un cammino diverso in Friuli, ma le cose si sono messe male. Dentro e fuori dal campo. Dopodiché, il mister ha anche parlato di quella che sarà la sfida con la Fiorentina e degli uomini chiavi bianconeri. Rodrigo De Paul su tutti. Questo è il pensiero rilasciato ai microfoni di Radio Bruno:

"L'Udinese è un rimpianto. Io sono nato a Conegliano ed è vicino a casa mia. Forse è il posto in cui mi sono trovato peggio. Avevo a disposizione poca autonomia e c'erano molti problemi gestionali dei giocatori. Loro avevano bisogno di essere guidati. Tuttavia la società non mi appoggiò e molti calciatori mi andarono contro. Non c'è niente di peggio per un allenatore. Arrivai a dicembre per andarmene a febbraio. Prandelli? A Firenze ha trovato molto più di una casa. La Fiorentina ha a disposizione una buona squadra. Possono fare un campionato di medio alta classifica. Udinese? A distanza di dieci anni solo la proprietà è la stessa. Così come Pereyra che è l'unica che gioca ancora in bianconero. Ha avuto dei momenti buoni, sia con Zaccheroni che non Spalletti. Niente arriva per caso. Gotti può far crescere una buona squadra. Possono continuare a fare bene, anche perché la piazza è tranquilla. Si possono manifestare le proprie qualità. Ciononostante, molto dipenderà dalla sua personalità come uomo. De Paul? Se vuole far vedere di che pasta è fatto deve trovare un'altra collocazione. Il gioco in campo passa da lui. Stadio? Le grandi realtà ormai hanno tutte uno stadio di proprietà. Lì la gente di gode lo spettacolo da vicino. Quello di Firenze meriterebbe di essere modernizzato. Peccato che ci siano mille restrizioni in merito. Mi piacerebbe se si potesse fare, per i viola, quello che è stato fatto da Casamonti a Tirana".

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