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Vent’anni fa la prima Europa che cambiò la storia dell’Udinese

Il primo giugno 1997 i bianconeri sbancarono l'Olimpico battendo 0-3 la Roma di un giovanissimo Francesco Totti e grazie a quel successo volarono in Coppa Uefa

Castellini Barbara

Ci sono anniversari che non si possono scordare. Come quello che ricorre oggi, ovvero le nozze di cristallo tra l'Udinese e l'Europa. Un matrimonio con tanti "tira e molla", ma anche ricco di grandi soddisfazioni, celebrato il primo giugno 1997 sull'altare romano. Esattamente vent'anni fa, infatti, il club bianconero ha compiuto il passo decisivo, dopo aver battuto per 0-3 la Roma di un giovanissimo Francesco Totti allo stadio Olimpico. Da quel momento la storia dell'Udinese è profondamente e irreversibilmente cambiata.

Ancora oggi il ricordo di quel magico pomeriggio è vivo nella mente e negli occhi di migliaia di supporters bianconeri, ai quali fu regalato un sogno, insperato alla vigilia del campionato. Giornata dopo giornata la formazione di Alberto Zaccheroni scalò i gradini della classifica, fino a raggiungere il quinto posto che voleva dire Coppa Uefa. L'ultimo ostacolo, come dicevamo, era la Roma che però in quella stagione non poteva ambire a obiettivi diversi dalla salvezza e si arrese alle motivazioni e al coraggio dei giovanotti bianconeri. Storia di gerarchie invertite: la Cenerentola bianconera che ruba la scena alla matrona romana. I bianconeri liquidarono i capitolini già al termine del primo tempo, agevolati anche dall'espulsione del portiere Gianluca Berti dopo soli 27 minuti di gioco: al 42' Paolo Poggi firmò l'1-0, tre minuti dopo Oliver Bierhoff firmò il raddoppio. A chiudere definitivamente il match ci pensò Giovanni Bia a tre minuti dal novantesimo. Esplose il settore ospiti dell'Olimpico, ma soprattutto piazza Primo Maggio dove migliaia di tifosi friulani seguirono la gara sui maxischermi allestiti per l'occasione.

"Mi vengono in mente tanti ricordi - ha raccontato in esclusiva a MUD Paolino Poggi, sceso in campo ieri sera a Mortegliano per la settima edizione del Derby pro Marangone -, prima, durante e dopo la partita. Rivivo tutto quelle situazioni che, passo dopo passo, trasformarono il sogno in realtà. Quella partita dovevamo vincerla e sapevamo che l'avremmo vinta. Non c'era alternativa per la Roma in quel periodo. Segnai anche una rete in quell'occasione. Questa è davvero una bella ricorrenza, mi fa piacere ricordare certe emozioni". Di fronte c'era una formazione, quella giallorossa, nella quale stava "sbocciando" quello che di lì a poco sarebbe diventato uno dei simboli del calcio italiano: Totti. Ecco come Poggi ha vissuto l'addio al calcio da parte del capitano giallorosso: "Domenica è stato davvero emozionante ciò che è accaduto all'Olimpico. Ci ho giocato insieme un anno e ho apprezzato molto il calciatore. Domenica, invece, ho apprezzato la semplicità della persona. Mi aveva dato la sensazione di ragazzo buono, ma come ha condiviso tutte le emozioni con la famiglia, soprattutto, è una cosa che mi ha colpito veramente. E' stato davvero spontaneo. E' stata una delle più belle feste d'addio che abbia mai visto. Siamo andati oltre la fede calcistica, abbiamo apprezzato non solo il talento, ma anche il modo di comunicare le difficoltà in modo così sincero da parte di un personaggio così grande, così importante, che magari hai anche odiato, o che hai acclamato durante questi 25 anni".

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