Il Bologna ha le stesse ambizioni dell’Udinese: l’analisi sui felsinei di Mihajlovic

Sabato alle 15 la giornata numero trentacinque del campionato di serie A, la quartultima, sarà aperta proprio da Udinese-Bologna, una gara relativamente tranquilla e con poco da chiedere al campionato. Già, relativamente. Perché entrambe le squadre sono attualmente undicesime a quota 39 punti, attendono l'aritmetica salvezza e nel frattempo strizzano l'occhio alla parte sinistra della classifica con il decimo posto obiettivo dichiarato. Dunque sarà scontro vero. I friulani contro si troveranno una squadra plasmata da Mihajlovicormai da più di due anni e mezzo, da quando prese una squadra con un piede e mezzo in B e la salvò. I felsinei attaccano molto, sono una squadra offensiva, a dispetto del problema di questo Bologna: una punta di peso. Chiesta invano da tempo da Mihajlovic. Si è dovuto accontentare dall'evergreen Palacio, dall'adattamento di Barrow o dagli spunti di Soriano, Sansone, Orsolini e compagni. Giocatori di qualità, ma diversi da una prima punta di peso.

La chiave tattica

Facendo di necessità virtù. Proprio Palacio viene da una tripletta, realizzata domenica scorsa contro la Fiorentina. Con un triplo assist di Vignato, giovane in erba e in ascesa. Probabile rivederli entrambi, il classe 2000 sulla trequarti, il 39enne davanti. E dire che fin lì il buon Rodrigo aveva realizzato una sola rete in stagione, a settembre. Mihajlovic gioca con un 4-2-3-1, dove il punto debole è la difesa. Spesso perforata, le gare chiuse con i clean sheet si contano sulle dita di una mano, dopo aver raccolto il poco invidiabile record europeo di gare consecutive con gol incassati (più di 40). Estrema attenzione dovrà essere data anche a Soriano, a caccia della doppia cifra e già nove reti fin qui. Il Bologna sicuramente ha le armi per far male, l'Udinese dovrà fare estrema attenzione. Chiunque giocherà dalla trequarti in su, anche perché spesso Mihajlovic ruota i suoi uomini.