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L’Udinese gioca ma non finalizza, Lukaku la punisce: l’Inter espugna il Friuli

Il posticipo finisce 2-0: decide una doppietta del belga nella ripresa. Friulani gagliardi, ma non concreti: il problema è sempre quello del gol

Redazione

L'Udinese lotta, gioca bene a tratti, convince per intensità e spirito di abnegazione, ma non finalizza: con una doppietta (il secondo gol su rigore) Lukaku regala all'Inter una vittoria preziosa per proseguire nella ricorsa scudetto alla Juventus. La squadra di Gotti, invece, incassa la terza sconfitta consecutiva: al Friuli finisce 2-0.

Un ko probabilmente immeritato, anche se va evidenziato un aspetto purtroppo abituale: l'incapacità di tradurre in rete la mole di gioco creata. Un peccato capitale, che anche stasera i bianconeri hanno pagato a caro prezzo.

Peccato davvero, perché per oltre un'ora l'Udinese si era fatta preferire ai nerazzurri di Conte, che arrivavano da tre pareggi consecutivi. A metà ripresa, complice anche l'ingresso in campo del mai dimenticato ex Sanchez, l'Inter è andata a vincere la partita, più con gli episodi che grazie alla superiorità tecnica di cui comunque dispone.

Gotti deve rinunciare a Ekong e compone una linea difensiva formata da Becao, De Maio e Nuytinck; per il resto, la squadra è quella di sempre, col tandem offensivo ancora una volta composto da Okaka e Lasagna.

Conte, rispetto all'andata, cambia sette giocatori: tra le novità, gli innesti di gennaio Eriksen, Young e Moses e il giovane Esposito, preferito a Sanchez come spalla di Lukaku.

Sembra partire meglio l'Inter, che calcia verso la porta di Musso prima con Esposito quindi con Eriksen, ma l'Udinese è quadrata. Rimane bassa, crea densità in mezzo al campo e chiude ogni varco, cercando di ripartire appena possibile.

De Paul scalda le mani a Padelli, in campo al posto dell'altro ex di giornata, Handanovic, in panchina per un problema fisico, quindi è Fofana a far gridare al gol calciando sull'esterno della rete.

La partita è piacevole, giocata a buoni ritmi. L'inter non appare nella serata migliore, come certificano anche i tanti errori tecnici, mentre l'Udinese col passare dei minuti acquisisce fiducia e sfiora il vantaggio.

Dopo la bella percussione di Sema, Young ribatte la conclusione a botta sicura di Larsen. Nella ripresa si assiste a un canovaccio tattico simile a quello del primo tempo, quindi Conte toglie l'evanescente Eriksen per Brozovic e l'acerbo Esposito per Sanchez.

Al 19' l'Inter passa. Brozovic serve Barella, che alza la palla in area per Lukaku: il tiro del belga passa sotto le gambe di Nuytinck e supera un non impeccabile Musso. I nerazzurri, rinfrancati dal vantaggio, spingono: miracolo di Musso su Sanchez, che pochi minuti dopo si presenta solo davanti al portiere bianconero, che lo stende: rigore.

Lukaku non sbaglia: 2-0 e partita virtualmente finita. Gotti passa al 4-3-3, ma l'Udinese è demoralizzata, l'Inter non concede nulla e infligge ai friulani uno stop che rischia di pesare soprattutto sotto il profilo mentale.

Massimo Pighin

UDINESE – INTER: 0-2 (0-0)

Udinese (3-5-2): Musso; Becao, De Maio, Nuytinck (72’ Jajalo); Stryger Larsen, De Paul, Mandragora, Fofana (83’ Teodorczyk), Sema (72’ Zeegelaar); Okaka, Lasagna. A disposizione: Nicolas, Perisan, Ter Avest, Ekong, Walace, Nestorovski. Allenatore: Gotti

Inter (3-4-1-2): Padelli; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Moses (83’ D’Ambrosio), Barella, Vecino, Young; Eriksen (59’ Brozovic); Lukaku, Esposito (59’ Sanchez). A disposizione: Handanovic, Stankovic, Ranocchia, Godin, Asamoah, Biraghi, Candreva, Agoumè. Allenatore: Conte

Arbitro: Di Bello di Brindisi Assistenti: Alassio e Valeriani IV: Piccinini VAR: Fabbri AVAR: Galetto

Marcatori: 64’ Lukaku, 71’ Lukaku (rig)

Ammoniti: Stryger Larsen, Lasagna, Barella, Bastoni Recupero: 1’ pt e 3' st Spettatori: 23.215

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