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News Udinese – Non c’è tempo per rifiatare: domani c’è il Sassuolo. L’analisi sui neroverdi

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Archiviato il pareggio con il Milan non c’è tempo per rifiatare per l’Udinese che domani deve già scendere in campo, contro il Sassuolo

Redazione

Archiviato il pareggio con il Milan tra tanti rimpianti meno di quarantotto ore fa, non c’è tempo per rifiatare per l’Udinese che domani deve già scendere di nuovo in campo, contro il Sassuolo di De Zerbi. L’anticipo del sabato della giornata numero ventisei del campionato di serie A, vedrà i bianconeri di Gottiaffrontare i neroverdi alla “Dacia” Arena. Quello che attende i friulani non sarà un compito facile, anzi. Contro avranno i temibili emiliani, che da un anno e mezzo si sono stabilizzati all’ottavo posto della graduatoria, subito dietro le big, dimostrando di essere un club che fa le cose per bene e può sognare anche un piazzamento europeo. Un mix tra giovani, esperti e bel gioco, contraddistingue il club di Squinzi. Il 4-2-fantasia con cui gioca è un manifesto al calcio, la guida perfetta per una provinciale che vuole emergere nel grande calcio. Intensità, proposizione di gioco, inventiva, sono prerogative di De Zerbi, portandolo ad essere seguiti da top club italiani ed europei come il Barcellona. Il suo Sassuolo se la gioca con tutti, ed è temibile quanto intenso. I calciatori a disposizione del tecnico bresciano sono di un grandissimo livello come Ferrari, Locatelli, Djuricic, Boga, Berardi e Caputo. Il pareggio spettacolare contro il Napoli di mercoledì testimoniano la forza, qualora ce ne fosse bisogno, dei neroverdi.

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LA CHIAVE TATTICA – Ricerca della verticalità, fantasia e conclusioni dalla distanza, sono tra le prerogative del calcio di De Zerbi. Giocatori che saltano l’uomo come Boga e Berardi fanno le fortune dei neroverdi. E’ chiaro: se l’Udinese vuole uscire indenne dal confronto dovrà giocare il suo calcio e mettere la propria fisicità chiudendo gli spazi. Il Sassuolo sa sempre come fare male, in ogni momento della partita. La big delle provinciali gioca con un 4-2-3-1, in cui l’attacco è il punto di forza mentre in difesa concede maggiormente.

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