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Udinese, Musso si racconta: dagli idoli alla parata più bella

Juan Musso è uno degli elementi più determinanti in casa Udinese. Il portiere argentino si è recentemente raccontato

Redazione

UDINE - Uno dei calciatori protagonisti delle ultime stagioni dell'Udinese, è stato Juan Musso. Il portiere argentino, nonché della sua rispettiva nazionale, è stato un vero e proprio elemento fondamentale negli schemi di mister Luca Gotti e dei suoi predecessori. Al punto che ora i top club d'Italia e d'Europa gli avrebbero messo gli occhi addosso. Ci sono buone probabilità che se uno di questi club formulerà un'offerta congrua alla richieste della dirigenza, il club lo lascerà partire. Tuttavia, finché è in rosa, l'Udinese ci tiene a coccolarselo.

Un gioiello per il club

Alcune ore dopo la sfida di campionato tra i friulani e il Sassuolo, il ventiseienne è intervenuto ai microfoni di Tuttosport per parlare un po' della sua carriera e della sua crescita come estremo difensore. Raccontando quelli che sono stati i suoi idoli e quella che è stata la parata migliore della sua carriera con l'Udinese:

"Buffon, Casillas e Costanzo, l'ex portiere del River Plate, sono i portieri che mi hanno ispirato. Gigi per me è un mito da sempre, credo che nella storia non ci sia stato un altro come lui. Ora però, credo che lo scettro di migliore se lo contendano Neure, Oblak e Ter Stegen. Se uno volesse creare un portiere su misura, dovrebbe unire molto probabilmente le qualità di questi tre. Il portiere del Bayern è fantastico e ha grande coraggio quando si tratta di uscire dai pali. Quello dell'Atletico, invece, è un mostro sotto porta e il tedesco del Barcellona, possiede dei piedi degni di un centrocampista. Per quanto riguarda la mia parata più bella, direi quella su Lautaro contro i nerazzurri. Fu una grossa soddisfazione per me. Quasi al pari di aver segnato una rete. Sono riuscito a leggere in anticipo la giocata che sarebbe andata fare, ed ho avuto ragione".

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