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Le motivazioni per Totò faranno la differenza (G.Turci)

L'analisi di Gigi Turci sull'Udinese e sulla vicenda Totò Di Natale che l'ex portiereone bianconero analizza con un punto di vista 'particolare'

Redazione

L'Udinese comincia ad avere una identità precisa: i giocatori sanno quali sono le loro caratteristiche, la squadra è compatta e cinica, lascia poco agli avversari e sfrutta le ripartenze. Fa della fase difensiva l'arma migliore, tanto che sia Thereau sia Aguirre tornano spesso dietro. Sono state due vittorie consecutive meritate che hanno dato grande morale e grande convinzione, hanno migliorato la classifica e si lavora più serenamente: si sono consolidate alcune convinzioni e sotto questo profilo è una iniezione di fiducia per tutti. Chiaro che l'inversione di tendenza arriva con la costanza di risultati: il tempo è sempre galantuomo e si vedrà di cosa saranno capaci i bianconeri.

Su Di Natale dico che per esperienza mi è capitata la stessa cosa a Cesena. Avevo ancora due anni di contratto, ma  ho detto al presidente che a fine stagione avrei smesso. Gli ho detto di far giocare chi avevo dietro, io non avevo gli stimoli necessari per continuare in maniera importante. La differenza la fanno le motivazioni, se Totò non si sente più un leader allora trovo coerente una scelta drastica e la capisco. Secondo me lui si sente un leader e se accetta la situazione di partire da riserva, allora non ci sono problemi e un giocatore così fa sempre comodo. Con le qualità che ha, anche in 20 minuti può togliersi e dare soddisfazioni, altrimenti se non accetta questa situazione positivamente, capisco quello che può provare.

Gigi Turci @MondoUdinese

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