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Calcio caos: un universo distante dalla realtà. Ecco le comiche del Belpaese

Lça Serie A solennemente decide di giocare (a porte a perte) dal prossimo weekend, senza preoccuparsi degli assembramenti. Intanto in Italia...

Redazione

qualcuno si chiede perché all'estero la preoccupazione verso l'Italia cresce di giorno in giorno? Il virus certamente è pericoloso, ma il pressappochismo lo è ancor di più e il calcio ne è supremo portatore. Così mentre le Lea di Serie A decide autonomamente che i tifosi negli stadi son o immuni da eventuali contagi alla faccia delle misure di contenimento dove c'è assembramento di persone, ecco cosa succede in giro per il Paese come raccontato dal Fattoquotidiano.it.

In Campania (13 contagiati) si gioca, in Piemonte (11 contagiati) no

Sabato 29 febbraio, poche ore dopo il dietrofront della Lega Calcio che in mattinata ha improvvisamente deciso di rinviare a data da destinarsi 5 partite di Serie A, il ministero della Salute ha diffuso il numero delle persone positive al coronavirus nelle Regioni italiane. In Campania, dove alle ore 20.45 dello stesso giorno Napoli-Torino si è giocata regolarmente, c’erano 13 persone contagiate. In Piemonte, dove invece il big match Juventus-Inter è stato rinviato e comunque si sarebbe dovuto giocare a porte chiuse, i positivi erano 11.

La Serie B a porte chiuse, la Serie A si rinvia

In Serie B la decisione di giocare a porte chiuse nel fine settimane del 29 febbraio/1 marzo viene confermata: le tre partite in programma in Veneto (Venezia-Cosenza, Cittadella-Cremonese e Chievo-Livorno) vengono tutte disputate senza spettatori. In Serie A invece si decide di rinviare ben 6 match: oltre alla sfida scudetto Juve-Inter, che sarebbe stata trasmessa in mondovisione in un Allianz Stadium deserto, vengono posticipate anche Milan-Genoa, Parma-Spal, Sampdoria-Verona, Sassuolo-Brescia e Udinese-Fiorentina. Intanto la Serie B ha deciso già le porte chiuse anche per una gara della prossima giornata: Cremonese-Empoli.

I bergamaschi possono andare a Lecce, i bolognesi a Roma

In Lombardia non si gioca, ma i bergamaschi possono andare a Lecce. Anche in Emilia-Romagna è tutto fermo, ma i bolognesi possono entrare all’Olimpico per la gara contro la Lazio. Per Lecce-Atalanta, giocata domenica primo marzo alle 15, nessuna restrizione: nonostante Bergamo sia una delle province più colpite, i tifosi della Dea possono andare in Puglia. Prima di entrare in tribuna un termoscanner ha controllato la loro temperatura corporea. In Emilia-Romagnasabato c’erano più di 200 casi di positività, ma i tifosi del Bologna hanno assistito senza restrizioni (e senza controlli) alla gara giocata alle 15 all’Olimpico e persa 2-0 contro la Lazio.

Mercoledì a Torino si gioca, ma solo con i piemontesi in tribuna

Dopo lo stop forzato in Serie A, mercoledì Juventus e Milan torneranno in campo come se nulla fosse per il ritorno della semifinale di Coppa Italia. Tre giorni dopo l’annullamento del big match scudetto, l’Allianz Stadium sarà nuovamente aperto e sicuro. Anche lo stadio sarà riservato solamente ai tifosi piemontesi: gara vietata ai residenti di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. A Napoli invece, per quanto si sa finora, la partita giovedì si dovrebbe giocare regolarmente: i milanesi non possono andare allo stadio a San Siro, ma possono assiepare gli spalti al San Paolo.

San Siro: domenica no, giovedì sì, domenica no

A Milano l’emergenza ha portato già domenica 23 febbraio al rinvio di Inter-Sampdoria, gara valida per la 25esima giornata di Serie A. Passano quattro giorni e giovedì si decide di giocare a porte chiuse: a San Siro l’Inter scende in campo per il ritorno di Europa League contro il Ludogorets in uno stadio vuoto, compresa la tribuna stampa. Appena tre giorni dopo un nuovo contrordine: Milan-Genoarinviata, a porte chiuse non si può giocare.

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