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IFAB, Collina: “Da adesso ogni tocco con la mano sarà punito, se porterà un vantaggio”

ST DENIS-DES-MURS, FRANCE - JUNE 08:   In this handout image provided by UEFA, Pierluigi Collina, UEFA Chief Refereeing Officer, attends the UEFA EURO 2016 Kick Off press conference at Stade de France on June 8, 2016 in St Denis-des-Murs, France.  (Photo by Handout/UEFA via Getty Images)

Presidente della Commissione Arbitri della FIFA e membro dell'IFAB, Pierluigi Collina ha parlato dei cambiamenti apportati nel regolamento e dell'utilizzo del VAR

Redazione

L'ex direttore di gara, Presidente della Commissione Arbitri della FIFA e membro dell'IFAB, Pierluigi Collina, ha parlato degli sviluppi del VAR e dei cambiamenti apportati al regolamento calcistico. Queste le sue parole ai microfoni di Radio 24, nella trasmissione "Tutti Convocati": "Preciso subito che l'IFAB si riunisce una volta all'anno, ma lavora e valuta per tutto il resto della stagione. Rispetto a prima, oggi ci sono delle commissioni formate da persone che di calcio ne sanno: penso a una parte più tecnica, che prevede anche arbitri, insieme a esperti, ex calciatori ed ex allenatori del calibro di Figo, Boban, Wenger... Direi che quest'anno ci siamo focalizzati soprattutto sul rifinire i tanti cambiamenti introdotti nel 2019-2020, alla luce di quanto visto in questa metà o poco più di stagione. Mi riferisco per esempio al calcio di rinvio, che abbiamo prontamente adeguato a ogni possibile sfumatura, così come il tocco di mano da cui scaturisce un gol o un assist. Prima venivano puniti falli di mano assolutamente involontari, ora abbiamo codificato che la volontarietà è solo uno dei criteri per rendere punibile un fallo di questo tipo. Più semplicemente, da adesso qualunque tocco con la mano sarà punito se causerà o favorirà una segnatura della rete, che sia un gol o un assist. Il criterio che conta è l'immediatezza, non la volontarietà".

Il VAR è un servizio irreversibile

"Assolutamente sì. Dovremo cercare di continuare a migliorarlo, e proprio questo stiamo facendo in questi anni. Dobbiamo però far sì che il VAR venga applicato in maniera più omogenea in tutto il mondo, questo strumento deve diventare più democratico e quindi utilizzabile anche da Paesi con meno risorse umane ed economiche seppur in versione ridotta, in versione light".

L'importanza della componente umana

"Non dimentichiamoci che c'è sempre un uomo dietro al VAR. La componente umana è sempre fondamentale, parliamo infatti di una tecnologia al servizio dell'uomo. Va salvaguardata quindi la centralità dell'arbitro di campo come decisore finale. Negli episodi interpretabili è proprio il direttore di gara, e non l'arbitro al VAR, chi deve rivedere le immagini e prendere una decisione".

Bilancio del VAR sino ad oggi

"La valutazione finora è positiva, ci sono più pro che contro. Quando le cose vanno bene, ovviamente, si cerca sempre di alzare l'asticella. In questi anni abbiamo però migliorato anche la stessa tecnologia, che oggi è in grado di offrire risposte migliori".

Tempo effettivo

"Abbiamo cercato di lavorare in tal senso, non come IFAB ma come FIFA, cercando di aumentare i minuti di recupero all'interno di un match. Il Mondiale del 2018 ha rappresentato la svolta, visto che siam passati da tre a sei minuti di recupero. Abbiamo parlato nello specifico anche del tempo effettivo, ma già ora direi che non siamo lontani dai 60 minuti di tempo effettivo a partita".

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