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Serie A, De Siervo: “Nessun paese ha una quarantena così stretta. Diritti Tv? Questione in via di risoluzione”

De Siervo

L'Ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo ha parlato del nodo quarantena, dei diritti Tv e dei contratti dei calciatori in scadenza a giugno

Redazione

L'Ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo ha parlato della questione relativa alla quarantena, dei diritti Tv e dei contratti dei calciatori in scadenza a giugno. Queste le sue parole nella conferenza stampa di presentazione della finale di Coppa Italia di domani tra Juventus e Napoli: "Noi non chiediamo un trattamento diverso, ma facciamo notare che, se fosse vero quanto riportato in queste ore, non esiste nessun Paese al mondo, tranne l'Italia, in cui esiste una previsione così stretta rispetto alla quarantena di squadra. Questo potrebbe penalizzare le nostre squadre anche a livello di coppe europee".

Sulle partite in chiaro

"La questione delle partite in chiaro? È in via di risoluzione. Stiamo cercando di trovare tutti una modalità, c'è questa intenzione nell'aria e le strutture tecniche si sono messe al servizio per trovarla. Posso dire che, laddove sarà possibile, si parlerà di due partite in chiaro: una dovrebbe essere Atalanta-Sassuolo e l'altra potrebbe essere Hellas-Cagliari. La prima sarebbe visibile su TV8, la seconda sulle pagine di YouTube di Dazn. Evidentemente, nell'analisi di fattibilità, il presupposto è che non vi sia pubblicità, né prima né durante né alla fine. Questo perché qualunque altra modalità avrebbe generato un indebito, se volete, slittamento dei fatturati pubblicitari da quelli che sono i broadcaster originali e un diritto che non era stato messo in vendita a queste condizioni. Siamo nell'ambito della legge Melandri, esiste un'intesa generale e stiamo cercando di risolvere i problemi tecnici".

Due partite in chiaro. Sarà un'eccezione?

"L’eccezione. Ripeto: stiamo parlando di un diritto venduto a cifre importanti a degli operatori che l'hanno pagato dopo un bando articolato. Dobbiamo distaccarci il meno possibile rispetto a quelle regole. È un messaggio importante di attenzione a tutte le persone, perché il calcio avvicina tutti quanti e sta succedendo: speriamo domani di sfondare i 10 milioni".

Contratti in scadenza

"Il tema, come sapete tutti, è globale: nessuna lega è ancora riuscito a risolverlo. È un problema sostanziale e grave, impatta in maniera pesante sulla prosecuzione delle competizioni. Siamo a un punto molto avanzato di discussione, non riusciremo ad avere una decisione semplice in cui si allungano i contratti: tecnicamente non si può fare, perché sono contratti individuali. Ma si sta creando un sistema di moral suasion molto spinta, con la collaborazione di tutte le componenti e tutte le leghe, e probabilmente anche un'integrazione all'interno del contratto collettivo, che supererebbe le criticità evidenti. Tenete conto che sono tanti casi e tutti molto differenti. In questo senso ci stiamo avviando verso una soluzione condivisa e virtuosa".

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