rubriche editoriali 2

Rrrrrodrigo De Paul. El grinta

Così lo annuncia lo speaker dello Stadio Friuli, una lunga serie di erre stile mitragliata

Paolo Minotti

Così lo annuncia lo speaker dello Stadio Friuli, una lunga serie di erre stile mitragliata, e se contro l'Atalanta dapprima ha fallito il bersaglio quando si è ritrovato solo di fronte a Berisha, non ha invece fallito quando allo scadere del primo tempo si è presentato sul dischetto realizzando in un momento importantissimo per l'Udinese e per la partita il gol del momentaneo pareggio.

Carattere, determinazione, orgoglio, voglia di primeggiare. Altro che “el pollo”, dovrebbero chiamarlo “el grinta”. Il ruolo di laterale comincia stargli stretto, e seppur da sempre quella è una zona del campo che stimola dribbling e fantasia, De Paul queste caratteristiche le manifesta invece naturalmente quando viene impiegato in mezzo al campo. Il suo amore per il pallone è ormai noto a tutti, difficilmente se ne priva rapidamente e a volte questo lo ha portato a commettere errori ingenui, ma se gioca come nella seconda parte di gara contro l'Atalanta, può essere determinante, devastante e trascinante per la squadra.

Ogni volta che si inseriva palla al piede uno, due e poi tre giocatori bergamaschi gli correvano dietro per provare a portagli via il pallone, le attenzioni erano tutte su di lui, forse anche per questo Barak ha avuto maggiore libertà e minore attenzione da parte degli avversari permettendogli di arrivare alla splendida rete che ha realizzato.

Anche De Paul, come altri giovani dell'Udinese, è alla ricerca della continuità di rendimento, ma giocando con l'atteggiamento visto domenica siamo sicuri che sentiremo più spesso lo speaker annunciare : “e con il numero dieci Rrrrrodrigo De Paul”. El grinta.

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