Verre: rimarrei volentieri, ma è presto per parlare di questo

In prestito al Perugia, a giugno rientrerà all'Udinese: poi il club deciderà cosa fare. Certo è che Valerio Verre si sta confermando uno dei centrocampisti più forti nel panorama giovanile italiano e in Friuli tutti sono pronti a scommettere su di lui. Ora però è meglio concentrarsi sul Perugia: « A Pescara abbiamo centrato un'impresa. Sai, trovarsi sul 2-0 con un uomo in meno per l'espulsione di Comotto e poi, pur scombussolati dagli avvenimenti, capaci di riaprire e riacciuffare una partita in quelle condizioni, per me, è una impresa. Visto anche che abbiamo finito in 9 e contro una diretta concorrente. L'impresa tuttavia non è ancora completa... », ha affermato al Corriere Dello Sport.

Tanto giovane e tuttavia già molti allenatori importanti. Cosa ha ricevuto Verre e cosa ha appreso da ciascuno di loro?  «Ognuno di loro mi ha dato qualcosa di improntante e di diverso. Stramaccioni, Cosmi, Iachini, ora Camplone. Certo tanta tanta gratitudine la devo a Luis Enrique che a 17 anni mi ha fatto esordire in Europa League, dimostrando molto coraggio, per mia fortuna... ».

La stagione in Umbria è stata importante:  «Sinceramente non speravo di potermi esprimere come sta succedendo. Io ero venuto per collezionare più partite possibili, in una squadra neo-promossa. Invece è stato il mio primo campionato disputato con continuità e nel quale ho segnato 5 gol... E la squadra si sta comportando bene tanto da trovarsi nella parte alta della classifica. Direi che è stato un buon campionato, ma ci attendono altri appuntamenti. Il ruolo? Io sono a disposizione dell'allenatore. L'importante per un giovane è giocare, meglio se con continuità come è successo quest'anno».

Ed ecco il futuro: «Rimarrei volentieri, certo, soprattutto se riusciremo, come mi auguro, a centrare la serie A. Però ancora è troppo presto per pensare al futuro. Giochiamoci prima il play off e la finale e poi vedremo... ».