Turci: Pozzo, visto alzare l’asticella

Sul mercato non ci sono sorprese, è stato in linea con la politica societaria. L'Udinese ha una filosofia che porta avanti da tempo, ha dato soddisfazioni e sono andati avanti su questa falsariga. Non mi aspettavo né più né meno di quanto fatto.

Se col nuovo stadio qualcosa possa cambiare è molto attendibile: Pozzo se dice certe cose va creduto, ha già in mente un piano su cosa fare. Anche perché storicamente l'Udinese è stata antesignana rispetto al panorama calcistico italiano. Se dice che vuole trattenere i più forti, io dico finalmente! Anche altre volte ho detto che Udine, come tradizione è pronta per vincere qualcosa. Un trofeo in bacheca sarebbe non tanto la ciliegina, ma l'inizio di un nuovo ciclo a livello di mentalità. Mi viene in mente il terzo anno di Zac, quando perdemmo a Empoli 1-0 e dopo ci sarebbe stata in casa la Juve. Zac entrò dicendo 'non abbiamo capito nulla, se non avessimo perso ci saremmo giocati lo scudetto con la Juve'. Se in quella stagione, in estate,  fossero stati trattenuti Zac e Bierhoff l'Udinese già allora poteva vincere il titolo, c'era tutto per farlo. E' stato sempre 'il rammarico' che portiamo dentro: se fossimo rimasti gli stessi, potevamo compiere una impresa.

Tornando a Pozzo, nel momento in cui l'Udinese ha deciso di crearsi lo stadio è perché le idee chiare.

Stramaccioni? Solo il tempo può dire se può essere lui l'uomo che porterà un eventuale titolo. Zac è stato uno spartiacque dopo la semina societaria e la semina tecnica. Poi furono molteplici gli episodi che trasformarono una squadra da salvezza a una squadra da altissima classifica. Zaccheroni diventò il condottiero passando per partite che hanno cambiato la società. Stramaccioni ha potenzialità enormi, serve mettere i tasselli del puzzle al posto giusto. A volte si sta poco a prendere la spinta giusta per volare come bisogna stare attenti a tutto. Il tempo sarà galantuomo, il calcio purtroppo non è mai una scienza.

"Gigi Turci @Mondoudinese

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