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Udinese | Silvestri: “Il Leeds, Zlatan, la Nazionale, Gigio… vi racconto tutto”

Redazione

 

Marco Silvestri ha successivamente raccontato la sua esperienza al Leeds. "Prima di arrivare, ero reduce da 6 mesi al Chievo e altrettanti al Cagliari. Al primo anno qui, con Cellino, eravamo molti italiani ed è stato abbastanza facile integrarsi". Per il portiere ex Verona è stato fondamentale per il suo ambientamento l'aiuto degli inglesi, in un inizio a dir poco difficoltoso. "La Championship è tosta fisicamente e tecnicamente, la tattica è tenuta meno in considerazione. Poi il campionato è lunghissimo, infinito. Sono arrivato quasi a 92 partite, sembrava non finisse mai. Arrivi a febbraio che pensi di essere alla fine, ma in realtà mancano ancora 20 partite".

L'incontro con il mito

Un aneddoto caro al portiere resta quello dell'incontro con il suo idolo Gigi Buffon. "Quando Buffon mi ha dato il suo numero, non volevo crederci. Da buon italiano, da buon portiere, sono cresciuto con la sua figura come migliore di tutti i tempi. Perché questo alla fine è Gigi. Il mio modello, insieme a Dida, è sempre stato lui. Abbiamo avuto lo stesso preparatore, Ermes Fulgoni, che mi ha insegnato tantissimo e allena i ragazzi della sua zona". Lo stesso preparatore che ha fatto si che Silvestri allacciasse il rapporto con la leggenda juventina. "Dopo una partita, è capitato di dire a Buffon: «Ti saluta Ermes». E lui, da grande, ha iniziato a parlarmi, io quasi non ci credevo. Abbiamo iniziato a sentirci, non troppo perché non voglio disturbarlo. Ma è favoloso".