L'analisi della sconfitta bianconera contro la formazione ligure nell'edizione odierna del Messaggero Veneto:
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MV: “Una irriconoscibile Udinese affondata dal modesto Spezia”
L'analisi della sconfitta bianconera contro la formazione ligure nell'edizione odierna del Messaggero Veneto
"Quella vista all'opera ieri sera nel recupero della prima giornata, contro lo Spezia, neopromosso, non può essere la vera faccia dei bianconeri, altrimenti saranno mesi ricchi di ansia (sportiva) per i tifosi, tornati ieri in mille sugli spalti dello stadio Friuli. Molto dipende dalle assenze, ma il fatto che l'Udinese non riesca più a inquadrare la porta avversaria neanche da un metro con Lasagna, mentre Okaka gioca il suo personalissimo calcio (tutt'altro che redditizio), è un dato di fatto che nei piani alti del club dovrà essere affrontato prima della chiusura del mercato. Quella vista ieri è stata una squadra letteralmente irriconoscibile, molle. L'Udinese è subito andata sotto con uno Spezia tutt'altro che trascendentale, con Galabinov in attacco che sembrava il vecchio re Ibra, mentre è solo un onesto centravanti di categoria come racconta la sua carriera. Ma basta per tenere in scacco la difesa bianconera, quasi impaurita, spaventata dal poco filtro del centrocampo che con De Paul regista e Coulibaly in coppia con il baby Palumbo nel ruolo di mezzala è sostanzialmente troppo "leggero". A differenza del finale di Verona stavolta propone il cambio di un difensore, Samir, per inserire un esterno e disegnare così un 4-4-2. Il problema non è però il modulo, ma la qualità degli interpreti. Che botta".
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